La Fameia capodistriana e le 10 vittime della guerra

Il 2 ottobre 1943 a Capodistria alcuni pacifici agricoltori, occupati nella vendemmia, durante un rastrellamento delle truppe germaniche furono scambiati per “ribelli” e vennero brutalmente fucilati in località Crosera.
La Fameia Capodistriana nel 70° anniversario dell’eccidio ha ricordato le dieci vittime (Erminio Colmo, Nicolò Gavinel, Andrea Parovel, Santo Zettin, i fratelli Santo e Narciso Favento, i fratelli Ermanno e Michele Apollonio, Giovanni Bussani e Francesco Urbani) con una messa nella chiesa di San Gerolamo, meglio conosciuta come il “Tempio dell’Esule”, in via Capodistria.
Oggi alle 10 invece nel cimitero di San Canziano a Capodistria, annuncia il presidente della “Fameia” Piero Sardos Albertini, sarà celebrato un breve rito religioso con la benedizione delle tombe dei dieci capodistriani, alla presenza del console d’Italia a Capodistria Maria Cristina Antonelli, che per la prima volta ha partecipato anche alla cerimonia triestina, nonché di alcuni parenti dei defunti. La benedizione sarà portata da don Vincenzo Mercante.
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