La “febbre Samp” a Farra ingloba l’ex casa di riposo

FARRA La febbre blucerchiata contagia l’Isontino. Autentico boom per l’open day con cui la rinata Pro Farra, Centro tecnico di riferimento del progetto Next Generation Sampdoria in Friuli Venezia Giulia, si è presentata al territorio. Un’ottantina i bambini e ragazzi che sabato hanno partecipato agli allenamenti aperti – riservati ai nati dal 2005 al 2013 – condotti fra gli altri da Lorenzo Folle e Enrico Pulitanò, allenatori dell’Academy blucerchiata. E notevole il colpo d’occhio sugli spalti di un rifiorito campo sportivo comunale, riempiti da genitori curiosi ed entusiasti, in un clima festoso che ha davvero contagiato tutti.
Il club genovese del vulcanico patron Ferrero, insomma, ha dimostrato di voler fare sul serio. E dire che il rapporto fra la Doria e un piccolo comune del periferico Nordest era nato quasi per caso. Anzi, per merito di Cupido. E del cinema, l’altra grande passione (e business) di Massimo Ferrero. Il trait d’union si chiama Emanuele Flangini, regista romano che fece parte della produzione di “Zoran, il mio nipote scemo”, il film girato proprio in provincia di Gorizia. All’epoca, Filangini si innamora non solo dell’Isontino, ma anche di una ragazza di Farra – Barbara – diventata poi sua moglie e mamma di una splendida bambina.
Trasferitosi a Farra, appassionatissimo di calcio, Flangini ha iniziato a “vivere” anche il paese («Qui si vive bene, abituato a Roma ancora non mi capacito della tranquillità e del fatto di poter essere al lavoro in 5 minuti») e non ha potuto non notare quel campo sportivo poco valorizzato. Ecco allora che ne parla a Ferrero, il quale in tutta Italia sta avviando il progetto Next Generation. L’entusiasmo di Flangini è contagioso e riaccende la passione del pallone a Farra: «Perché non facciamo calcio esclusivamente per i giovani?». Il primo passo è la rifondazione di una società che aveva cessato la sua attività nel 2012, e che ora diventa l’occhio del club blucerchiato a Nordest. L’accordo vale cinque anni – più opzione per altri cinque – e ricadute per tutto il paese, che vede rifiorire non solo il campo sportivo ma persino l’ex casa di riposo Contessa Beretta, assurta agli onori della cronaca per un caso di maltrattamenti agli anziani ospiti: col tempo potrebbe rivivere come clubhouse per i baby calciatori.
«I progetti sono tanti ma vogliamo affrontarli uno per volta – racconta, entusiasta ma coi piedi saldi a terra Flangini –. Abbiamo iniziato con un camp che ha coinvolto 35 bambini (prosegue anche questa settimana, ndr) e all’open day ne sono arrivati addirittura 80. Sta rispondendo tutta la provincia, ma ci piacerebbe aprirci anche a una collaborazione con la Slovenia. Il progetto è serio e non mira necessariamente a trovare dei campioni, ma a far crescere i ragazzi e formarli attraverso uno sport professionale ed etico. Per questo Sampdoria mette a disposizione tecnici e metodi di allenamento, monitorati regolarmente». L’investimento è importante: sui tre campi da gioco (principale, secondario e gabbia), attrezzature, e persino sull’ex casa di riposo. «Per ora la società l’ha presa in affitto. Se il progetto Pro Farra, come ci auguriamo, decollerà, potrebbero partire i lavori per farla diventare una foresteria per i ragazzi». —
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