La Finanza sequestra 2,5 tonnellate di “bionde”

Un mare di “bionde”: due tonnellate e mezzo di sigarette di contrabbando del valore di oltre un milione di euro. Le hanno trovate i finanzieri nascoste dietro la paratia di un rimorchio di un camion...

Un mare di “bionde”: due tonnellate e mezzo di sigarette di contrabbando del valore di oltre un milione di euro. Le hanno trovate i finanzieri nascoste dietro la paratia di un rimorchio di un camion romeno. Il Tir è transitato l’altra notte da Fernetti e da lì i finanzieri lo hanno seguito fino a Gonars. Poi sono scattati. In carcere sono finiti il conducente del mezzo e il passeggero aiutante. Sono due fratelli gemelli romeni. Entrambi nati nel 1976. Ieri mattina sono stati interrogati dal gip Laura Barresi. Sono stati assistiti dall’avvocato Marco Fazzini.

A insospettire i militari in servizio nelle zone vicine al confine era stata un'improvvisa e apparentemente ingiustificata sosta del camion. Il Tir con le “bionde” era stato visto transitare per il valico di Fernetti. Aveva il telone aperto e i lembi svolazzavano a dimostrare che il rimorchio viaggiava - apparentemente - vuoto. Un particolare subito colto dai militari, che si trovavano con la pattuglia poco lontano. A quel punto i finanzieri hanno quindi deciso di effettuare alcune verifiche sulla banca dati della Finanza: controlli risultati positivi. I finanzieri - che hanno subito avvisato il pm Pietro Montrone, il magistrato titolare delle indagini - però hanno scelto di non fermare subito il camion, bensì di lasciarlo proseguire qualche chilometro. Così è scattato il pedinamento. Da Fernetti gli investigatori non hanno più perso di vista fino a Gonars. Sorprendente la scena che si è presentata. Sono entrati nel rimorchio vuoto e poi hanno rimosso la paratia. Dentro c’erano migliaia di scatoloni di Marlboro rosse e bianche e di Winston. In tutto due tonnellate e mezzo di sigarette.

Quello messo a segno è un sequestro record per quanto riguarda i trasporti su Tir, tenendo conto anche del valore della merce. Il ricavato, sul mercato della minuta vendita, sarebbe ammontato ad almeno un milione di euro. Secondo gli investigatori, in questi ultimi mesi per ragioni connesse all’economicità le organizzazioni di contrabbandieri hanno individuato nel trasporto su ruote il metodo migliore per l'invio di partite di sigarette in Europa attraverso il confine di Trieste.

L’ultimo maxi sequestro porta la data dello scorso novembre quando i finanzieri si sono imbattuti in un trasporto di piume per imbottiture e l'ingente carico di “bionde” non avrebbe interessato solo la provincia di Trieste ma anche i mercati del Veneto e della Lombardia: otto tonnellate e mezzo di sigarette. Quest'anno il dato è in sensibile aumento. Il confine di Fernetti, sempre ben presidiato dalle forze dell'ordine, è diventato una sorta di cavallo di Troia attraverso il quale passano importanti quantitativi di droga, refurtiva riciclata. Non conoscendo i valichi minori che invece di solito sono ormai sguarniti, contrabbandieri, corrieri e ricettatori vanno a finire da soli nella rete.(c.b.)

Riproduzione riservata © Il Piccolo