La frode dell’etilometro costa il posto a due agenti

POLA. A quasi due anni di distanza dall'accaduto, due poliziotti del commissariato di Rovigno sono stati sospesi dal servizio per aver accomodato il risultato dell'etilometro onde evitare sanzioni di...

POLA. A quasi due anni di distanza dall'accaduto, due poliziotti del commissariato di Rovigno sono stati sospesi dal servizio per aver accomodato il risultato dell'etilometro onde evitare sanzioni di vario genere a uno di essi. All'una di notte del 22 aprile 2013 nei pressi di Cocaletto tra Valle e Rovigno, un agente 39enne fuori servizio aveva investito un capriolo con la sua auto e subito aveva chiamato una pattuglia di colleghi per il sopralluogo anche per una questione di risarcimento dei danni subiti dalla vettura. In breve tempo sul posto erano accorsi una poliziotta 25enne e un collega di cui non viene indicata l'età. Quest’ultimo nel rispetto della normale procedura in caso di incidente stradale (anche l'investimento di animali viene considerato tale), aveva chiesto al collega 39enne di sottoporsi al testo alcolemico onde allegare il risultato al verbale, incontrando però resistenza.

«Ho bevuto un paio di bambus (bibita ottenuta mescolando vino rosso e Coca Cola)», gli aveva risposto l'agente fuori servizio, per cui sarebbe meglio se nell'etilometro soffiasse la poliziotta. La ragazza dopo una comprensibile sorpresa e imbarazzo, si era prestata all'imbroglio anche perché il 39enne era un suo superiore per cui sarebbe stato poco conveniente farselo nemico. E nel verbale venne allegato il test alcolemico con un bel 0,00 di concentrazione alcolica nel sangue del conducente che aveva investito il capriolo.

Poi non si sa come l'episodio negli ultimi mesi è stato riattualizzato probabilmente dal terzo agente, quello della pattuglia assieme alla ragazza. Tanto sta che i vertici dalla Questura hanno deciso di sospendere dal servizio la poliziotta e il collega 39enne. Nessuna sanzione invece per il terzo agente. Come comunicato dai vertici della Questura istriana, i due agenti sospesi percepiranno il 60% dello stipendio fino a che non sarà completato il procedimento interno nei loro confronti. I provvedimenti disciplinari di questo tipo nei confronti dei poliziotti non sono certamente una novità.

Dal 2011 a questa parte ne sono stati sospesi 11. A conclusione del procedimento due di essi sono stati reintegrati a tutti gli effetti, due sono stati licenziati mentre i rimanenti sette sono ancora sotto procedimento. Quali i loro “peccati” più frequenti? Abuso di poteri d'ufficio in servizio e non e comportamento non in linea con la professione.(p.r.)

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