La gara di solidarietà per salvare Mleko il caprone biondo che non poteva amare

la storia
TRIESTE
Mleko è un simpatico caprone di 3 anni. Dopo un delicato intervento, non riesce più ad “amare” le caprette con le quali convive, non riesce più a riprodursi. Il suo destino era segnato. Sarebbe diventato presto carne da macello ma da Trieste è arrivata la speranza di una nuova vita per questo maschio da un quintale, barbuto, riproduttore in un allevamento di capre da latte (da qui il nome Mleko, “latte” in sloveno) a Manzano, in Fiuli. Mleko qualche mese fa l’ha combinata grossa. Probabilmente annoiato, ha pensato bene di mangiare parte della copertura del suo rifugio. Risultato, un blocco intestinale. Il suo proprietario l’ha salvato facendolo sottoporre con urgenza ad un intervento veterinario. Il caprone si è salvato, sta bene, ma da quel giorno va in calore ma non riesce a riprodursi, diventando così un esemplare considerato inutile per un allevamento da latte e da portare al mattatoio.
Una storia strappalacrime, che ha commosso chi conosceva Mleko e ha spinto il proprietario e alcuni animalisti a cercare una soluzione, una nuova vita per il caprone friulano. Si sono moltiplicati da quel momento gli appelli per trovare una stalla, un rifugio, qualcuno disposto ad adottare l’animale. A rispondere a quella richiesta di aiuto è stata Susanna Rigutti che a Prosecco, nel suo Mondodisusanna, accudisce animali salvati da situazioni di disagio: asini, pecore, galline, gatti, oche, conigli, maiali e cani. Un parco animali che promuove anche alcune attività a contatto con queste bestiole e la natura circostante. «All’inzio avevo delle perplessità – ammette Rigutti – poi, spinta anche dalle tante richieste di aiuto pervenute per salvare Mleko, ho contattato l’allevatore. Ho guardato e riguardato le foto di quel caprone biondo e con lo sguardo triste, mi ha rapito il cuore, ho pensato che non potevo lasciare che venisse macellato e mi sono attivata subito per portarlo sul nostro Carso».
Prima di trasferire il caprone a Prosecco, c’è bisogno di preparare il terreno che lo ospiterà. «Il problema del trasporto da Manzano a Prosecco è stato risolto – spiega Rigutti – Mleko andrà a vivere in un terreno attiguo al Mondodisusanna, messo a disposizione da un’amica che collabora al mio progetto, e che una volta sistemato potrà ospitare anche altri animali, inclusa una capretta che gli farà compagnia». Per rendere quell’area idonea a ospitare Mleko, servirà ripulire il terreno, recintarlo, creare un rifugio in legno, a norma e a “prova di caprone” che serva da ricovero per lui e per gli animali che andranno a viverci. Non solo. Bisognerà sottoporre anche l’animale ad una visita veterinaria e valutare se sia il caso di castrarlo. Per far fronte alle spese necessarie a salvare e ospitare Mleko, il Mondodisusanna ha avviato una raccolta fondi. Dei mille euro necessari, attraverso la pagina Facebook “Mleko, il caprone che non poteva amare”, ad oggi ne sono stati raccolti 410. Chi vuole supportare l’iniziativa può, visitando il sito, contattare anche il Mondodisusanna. –
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