La Grande Guerra a piedi da Londra a Trieste

Si chiudono oggi in città, per il giovane giornalista Giraldi, due mesi di cammino che diventeranno un film

2014, centenario della Grande Guerra. Nella moltitudine di eventi un progetto originale è quello del triestino Nicolò Giraldi, 30 anni, laureato in Storia moderna e corrispondente da Londra per “La Voce del Popolo”, il quotidiano italiano della minoranza in Slovenia e Croazia, che oggi arriverà nella sua Trieste, dopo due mesi di cammino lungo l’Europa, attraverso i luoghi e la memoria del primo grande conflitto mondiale, con partenza da Londra avvenuta il 10 maggio.

L’obiettivo principale di questo viaggio - si legge in un comunicato stampa - è stato quello di raccogliere materiali utili al racconto della “Storia” dal punto di vista di quelle persone che ogni giorno rivivono in prima persona la grande guerra: chi lavora nei musei, chi fa la guida nei cimiteri e nei sentieri lungo il fronte occidentale, studiosi e ricercatori di diversi paesi e diverse culture, gli ultimi testimoni ovvero quelli che “possiedono” le storie raccontate dai loro genitori e tantissimi altri. Durante il viaggio sono state proprio queste persone la sorpresa più piacevole: centinaia d’appassionati (la maggior parte lo fa come volontario) che con assoluta dedizione e rispetto tengono viva la memoria quotidianamente, permettendo anche alle nuove generazioni di comprendere chi siamo oggi e come si è creato l’attuale assetto geopolitico.

La prima parte del viaggio si è svolta sull’antico itinerario dei pellegrini che dall’Ovest dell’Inghilterra si mettevano in cammino verso la tomba di Thomas Beckett almeno fino alla dissoluzione del monastero di Canterbury. Una volta attraversata la Manica ha visitato la linea del fronte, quella che si assestò dopo la prima battaglia della Marna del settembre 1914. Ha toccato paesi simbolo della Grande Guerra come Ypres (Belgio), Lille (Francia) Virton (Belgio) Verdun (Francia) Metz (Francia). Dirigendosi in direzione Sudest ha camminato alla volta di Baviera, Austria e Alpi Carniche. Addentrandosi in Italia dal Brennero, è arrivato a ridosso di Caporetto. Scendendo a valle verso Cividale, si è addentrato in quelle zone così vicine a noi, eppur così poco conosciute, per arrivare finalmente a Trieste. Nei due mesi di cammino, difficili anche da un punto di vista fisico, sono state raccolte centinaia di testimonianze, tra scatti fotografici, filmati e interviste, che ora diventeranno un libro e un film-documentario, diretto dal regista Luca Severi che lavora per FilmAuro e per la casa di produzione californiana Ibiscus Media col risultato di “Yorick’s Speech” con Michele Placido. Un viaggio nella storia, ma anche nel cuore delle persone e nella mente di un viaggiatore solitario.

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