La Lega gioca la carta “casette della plastica” Le priorità Pd per il Carso dalle zone 30 al tram

Adesso Trieste vuole un protocollo degli appalti pubblici per le imprese Futura ribadisce la scommessa su un parco letterario a cielo aperto 
Lilli Goriup
Lasorte Trieste 08/09/21 - Piazza della Borsa, Incontro PD
Lasorte Trieste 08/09/21 - Piazza della Borsa, Incontro PD

LA GIORNATA



In tema di sostenibilità, la Lega lancia le casette della plastica: ne saranno posizionate 14 solo a Trieste dal gennaio 2022, nell’ambito di un più ampio progetto regionale. Vi si potranno conferire rifiuti in plastica compattabile, in cambio di un tagliando del valore di un importo scalabile dal costo dei biglietti o dell’abbonamento del bus, grazie a un protocollo tra Comune, Regione e Trieste Trasporti. Un incentivo al riciclo, insomma. Lo annunciano l’assessore regionale e segretario provinciale del Carroccio Pierpaolo Roberti, l’assessore comunale con delega all’Ambiente Luisa Polli e il consigliere comunale Michele Claudio: l’idea nasce da una mozione presentata da Claudio a Palazzo Cheba e fatta propria dalla giunta Dipiazza, che l’ha quindi sottoposta alla Regione, ottenendo un finanziamento, anche nella speranza che i supermercati promuovano iniziative analoghe.

Intanto il Pd illustra le sue proposte per il Carso, per bocca di Lara Dipace, Valentina Repini, Stefano Ukmar (candidati al Consiglio comunale), Ugo Poli e Jadran Vecchiet (candidati nella circoscrizione Altipiano est). I punti chiave sono un piano della mobilità sostenibile specifico per l’Altipiano, con zone 30 “soft” nei borghi carsici; recupero dell’ex caserma di Banne; rafforzamento dei consigli circoscrizionali anche con budget di spesa; riavvio del tram di Opicina; istituzione di una delega assessorile al Carso. I dem vogliono inoltre tutelare le produzioni agricole tipiche, valorizzare il turismo mare-Carso, rafforzare la sanità territoriale, l’accoglienza diffusa e la cooperazione transfrontaliera con i Comuni sloveni.

Adesso Trieste punta su «economia della conoscenza, buona occupazione e dignità del lavoro». A illustrare le proposte il candidato sindaco Riccardo Laterza, la candidata al Consiglio comunale Leyla Vesnic e Andrea Nicolini, responsabile dell’assemblea Economia di At: vogliono un protocollo degli appalti pubblici improntato alla responsabilità sociale, cui far aderire le imprese che vogliono fornire servizi al Comune, per contrastare la logica del massimo ribasso. Ma anche un parco eco-produttivo in Porto vecchio, Carte dei diritti dei lavoratori rispettivamente digitali e culturali, un bollettino etico comunale per il trattamento dei dipendenti da parte degli esercizi commerciali.

Futura – tramite il candidato sindaco Franco Bandelli e la candidata al Consiglio comunale Rina Anna Rusconi – accoglie l’appello dell’associazione Triestebella e ribadisce le proprie politiche culturali: una “città delle statue” che con le sculture valorizzi la propria storia, in un Parco letterario regionale a cielo aperto che parta da Trieste e da Saba, Svevo e Joyce, per coinvolgere ad esempio anche Grado e Biagio Marin o la Carnia e Carlo Sgorlon. Vogliono inoltre un festival della musica folkloristica, uno dell’operetta, grandi mostre ed eventi. Sinistra in Comune-Levica, che candida a sindaco Tiziana Cimolino, ambisce a una «città a misura di donna in tema di lavoro, salute, servizi, contrasto alla violenza di genere, pari opportunità». Le donne in corsa per il Consiglio sono Gabriella Bearzot, Freyha Berens, Claudia Cernigoi, Miriam Chermaz, Lucia Circo, Mouna Fares, Lucrezia Flora, Adriana Giacchetti, Mabel Sandra Guitian, Tatjana Kobau, Arianna Kozmann, Nikica Nadramija detta “Nina”, Giulialba Pagani, Sabrina Pezza, Maria Sofia Quintero Romero, Yara Žagar. —

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