La Madonna rubata “a casa” dopo vent’anni

Il quadro, trafugato nel ’93 durante il restauro, restituito al monastero di Veglia. Sospetti sul leader degli industriali croati
Di Andrea Marsanich

VEGLIA. A vent’anni dal furto, l’altro giorno il quadro “Madonna col bambino” è stato restituito al legittimo proprietario, il monastero dell’Assunta di Veglia città, che ospita monache benedettine. Un evento che i media hanno seguito con particolare attenzione, anche perché nella vicenda sarebbe coinvolto l’ex presidente degli industriali croati, lo spalatino 53enne Nadan Vidoševi„, arrestato la settimana scorsa. È sospettato di essere stato a capo di un gruppo che prelevava abusivamente denaro dalle casse dell’Associazione, per complessivi 35–40 milioni di kune, che al cambio fanno 4,6–5,2 milioni di euro.

A quanto pare, il bel Nadan (piace tanto alle croate) avrebbe a che fare con la sparizione del dipinto vegliota – autore ignoto e risalente alla prima metà del XIV secolo – avvenuta nel dicembre del 1993 a Spalato e mentre veniva restaurato all’Istituto regionale di tutela dei monumenti. La polizia croata si è impegnata a fondo per due decenni nel tentativo di rinvenire la preziosa opera d’arte (rara perché raffigura la Madonna che scopre un seno) ma pare che nella vicenda ci abbia messo lo zampino la politica. Lo si è dedotto dall’intervento del vescovo di Veglia, monsignor Valter Zupan, che ha partecipato alla cerimonia di restituzione del quadro.

«La vicenda presenta purtroppo molte zone d’ombra ed è stata caratterizzata – ha rilevato il vescovo – da ostruzioni, misteri e sospetti che devono essere portati a galla e svelati. Ci sono state cose che stentiamo a capire, illogiche, molto strane. Vogliamo la verità su questi vent’anni, periodo in cui le nostre monache benedettine hanno pregato quotidianamente affinché il dipinto potesse tornare a Veglia. Le loro preghiere sono state finalmente esaudite ma resta l’amaro in bocca». Noto per essere appassionato di quadri d’autore e titolare di una prestigiosa collezione, Vidoševi„ (queste le voci ufficiose) sarebbe stato addirittuta in possesso della Madonna col bambino.

La polizia non ha voluto confermare ma neanche smentire una simile ipotesi. Il capo della Polizia croata, Vlado Domini„, ha dichiarato ai giornalisti che il caso non è chiuso e le indagini vanno avanti. Va rilevato che l’autore del furto è stato scoperto nel febbraio di quest’anno e con il malvivente anche il quadro. L’uomo può al momento mantenere l’anonimato visto che il suo reato è caduto in prescrizione e dunque non può essere sottoposto a processo.

L’opera venne inviata all’istituto spalatino per essere restaurata e fu trafugata nella notte del 29 dicembre di vent’anni fa. Il ladro si introdusse nella sala dove si trovava il dipinto e disattivò il sistema d’allarme. In tutti questi anni, negli ambienti ecclesiastici si è mormorato che la Madonna col bambino fosse finita nella mani di un noto spalatino ed anche il primate della Chiesa cattolica croata, il cardinale Josip Bozani„, ha chiesto a più riprese che le forze dell’ordine facessero piena luce sull’episodio.

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