La mucca è stressata? Ci pensa Beethoven

TRIESTE Lo stress fa brutti scherzi, anche agli animali. Una mucca stressata, oltre a essere soggetta a malattie e debilitazioni, produce latte in quantità minore e di qualità inferiore. Non sempre un ambiente tranquillo nel quale vivere e un atteggiamento pacato da parte di chi con loro lavora bastano per combattere lo stress di alcuni bovini. Come fare quindi? Per calmare e rasserenare le mucche, giunge in soccorso la musica classica. I brani di questo genere, come provato da numerosi studi condotti negli ultimi decenni, creano infatti buonumore. Anche in chi non mette in atto un ascolto consapevole, come una mucca.
Del resto al giorno d’oggi, la vita di una mucca da latte non è semplice: allevamenti intensivi, spazi ridotti e gravidanze continue per garantire la produzione di latte provocano condizioni di stress e malessere. Una statistica dell’Illinois dimostra che il rendimento delle mucche da latte che vivono in stalle vicine ad aeroporti diminuisce drasticamente per colpa del rumore ambientale. Sottoporre un qualsiasi essere vivente, così come una mucca, all’ascolto di composizioni classiche stimola la produzione di serotonina, il cosiddetto ormone del buonumore: questa regola l’umore, l'appetito, il sonno, l’apprendimento, la memoria ed è fondamentale anche nell’organismo umano.
Secondo una ricerca condotta dall’Università americana di Madison, la musica classica ristabilisce i giusti livelli di calcio nel sangue. Le mucche, in particolare dopo il parto, soffrono non di rado di ipocalcemia: si tratta di una malattia piuttosto comune che colpisce più del 10% degli esemplari che vivono negli allevamenti statunitensi. Questa patologia, favorita dallo stress, causa la diminuzione del calcio nell’organismo dell’animale e, di conseguenza, nel latte prodotto da quest’ultimo. Anche l’Università di Leicester affronta in uno studio il nesso tra produzione di latte ed effetti della musica classica: la produzione del liquido bianco, grazie all’ascolto regolare di Verdi, Puccini, Beethoven e Mozart, aumenta del 7,5%. —
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