La preside Condolf guiderà cinque scuole
A capo del polo liceale e reggente del “D’Annunzio” e del “Max Fabiani”. Orari ridotti per la mancanza di docenti

Bumbaca Gorizia 05.07.2013 Istituto d'Arte Fotografia di Pierluigi Bumbaca
L'ormai acclarata e nota carenza di dirigenti e l'abituale attesa per la definizione degli organici dei docenti. Si appresta a partire con queste due criticità, dati di fatto che peraltro non sono estranei alle scuole di tutta la nostra regione, l'anno scolastico 2017-2018 a Gorizia. Dove negli istituti superiori in questi giorni e in queste ore fervono i lavori in vista del suono della prima campanella, fissata dal calendario regionale per la mattina di lunedì 11 settembre, con le segreterie e il personale (docente e non) che sono costretti un po' ovunque agli straordinari per sistemare tutte le piccole e grandi incombenze del caso. Si va dai più comuni lavori di manutenzione ordinaria, dallo sfalcio dell'erba alla sistemazione delle aule, a pratiche burocratiche più complicate come la definizione delle iscrizioni dell'ultima ora o le verifiche delle integrazioni degli studenti che hanno scelto di passare da un istituto all'altro o da un indirizzo di studio all'altro.
Cose alle quali ovviamente chi lavora nel mondo della scuola è ben abituato da sempre, anche se è innegabile che negli ultimi anni la gestione delle scuole superiori anche a Gorizia e nell'Isontino è diventata una sfida complicata. Il discorso vale a maggior ragione ovviamente nelle scuole più popolose o dove un singolo dirigente si trova a guidare tanti istituti differenti. A Gorizia ad esempio dal primo settembre la professoressa Anna Condolf è preside del polo liceale formato dal classico “Alighieri”, dallo scientifico “Duca degli Abruzzi” e dai licei “Slataper”, ma alla stessa dirigente è stata anche assegnata d'ufficio la reggenza del polo formato dagli istituti “D'Annunzio” e “Max Fabiani”, che Condolf dirigeva fino allo scorso anno. In totale, dunque, la preside dovrà gestire un totale di 2mila studenti, 300 docenti circa e un centinaio di altri collaboratori.
«Un impegno indubbiamente gravoso, una bella sfida, che affronto però con ottimismo e determinazione – spiega la professoressa Condolf -. Al polo liceale sono arrivata da pochi giorni, anche se ho studiato a lungo i documenti che lo riguardavano, e posso dire di aver trovato una scuola che funziona. La strada da fare è tanta, così come ci sono aspetti da migliorare: ci sono stati molti cambiamenti nel personale e serve un periodo di adattamento, ma stiamo lavorando per questo». Per organizzare al meglio gli impegni Anna Condolf spiega di aver creato uno staff di referenti responsabili dei diversi settori con cui collaborerà quotidianamente, e di aver varato un'agenda digitale per far quadrare tutti gli appuntamenti e le incombenze nei diversi istituti. L'unica vera preoccupazione al momento in un anno scolastico che partirà regolarmente- seppur magari con un orario lievemente ridotto come da abitudine per la mancanza di alcuni docenti che saranno nominati a breve, è il discorso Uti. «L'ho detto più volte e continuo a ripeterlo – spiega Condolf -: servono chiarezza, riferimenti precisi e un piano complessivo di interventi sulle scuole». Passando al polo tecnico di via Puccini, anche qui tutto regolare in vista dell'avvio di lunedì mattina, «al di là dell'inevitabile confusione e del super lavoro che c'è sempre nelle settimane precedenti la prima campanella», spiega il vice preside Luciano Gonano, precisando che anche quest'anno le matricole del primo anno entreranno in aula un'ora dopo il resto degli studenti per poter essere accolte ed indirizzate con più calma. I primi giorni di lezione, se non saranno ancora stati definite tutte le cattedre, potrebbero fermarsi a 5 ore di lezione, per poi arrivare alle 6 di routine. L'ingresso differito degli studenti del primo anno è una soluzione adottata tra le altre scuole anche dall'istituto professionale “Cossar-Da Vinci” (in questo caso le prime classi cominceranno alle 8.20, le altre un'ora dopo), dove il vicepreside Giorgio Samar spiega che «malgrado la mancanza al momento di docenti per alcune discipline riusciremo fin da subito a partire con l'orario completo, utilizzando quelli che un tempo erano i docenti potenziatori».
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