La Pro Romans festeggia una gloriosa storia lunga quasi un secolo

ROMANS
Con un semplice ma significativo raduno, che vedrà presenti tanti ex calciatori, dirigenti, soci e simpatizzanti assieme a molte autorità sportive e politico amministrative, l'associazione sportiva Pro Romans celebrerà il 90.mo di fondazione domenica 5 giugno alle 11 allo stadio comunale "F.lli Calligaris" di via Atleti Azzurri d'Italia. Sarà il presidente Luigino Bolzan a portare il saluto ai presenti, illustrando poi a grandi linee quella che è stata la storia del glorioso sodalizio giallo-rosso, che ha dato al calcio professionistico nazionale personaggio come gli azzurri Tarcisio Burgnich, Stelio Nardin e Gianni Candussi, assieme ad altri che hanno militato in serie A come Franco Landri, Luigi Cumin, Giorgio Bernardis, Fulvio Zonch, Giorgetto Zoff e Luciano Russian.
La Pro Romans è stata fondata ufficialmente nel lontano 1921, anche se fino alla fine degli anni Cinquanta la sua nascita veniva fatta risalire al 1919, come segno di eredità e memoria storica nei confronti di una precedente società calcistica, "La Redenta", alla quale pare sia subentrata la Pro Romans. Erano i primi anni del dopoguerra e anche a Romans, come in molti altri centri limitrofi, erano presenti molti soldati alleati inglesi, che fecero conoscere alla nostra gente quella popolare disciplina calcistica. Fu così che il gioco della palla contagiò anche i giovani romanesi di allora, tant'è che in paese vennero fondate due società sportive ad indirizzo calcistico: la "Redenta Football Club", chiaramente ispirata al ritorno dei nostri territori all'Italia, la quale vide la luce nel 1918 sotto la spinta del maestro Luigi Virgulin di Farra d'Isonzo, mentre il secondo sodalizio assunse la denominazione di "Società Sportiva Giuseppe Ferdinando del Torre", più conservatrice e ancor legata all'Impero asburgico. Nel 1921 la "Redenta Football Club" chiuse i battenti e dalle sue ceneri nacque la società denominata "Romans F.B.C.", trasformatasi poco tempo dopo in "Società Sportiva Pro Romans". La Del Torre, invece, protrasse l'attività fino nel 1925, quando si sciolse cedendo tutto quanto possedeva alla Pro Romans, che dal canto suo svolgeva l'attività calcistica sul campo comunale di Via Aquileia: era un terreno di gioco assai più piccolo di quello attuale e disposto trasversalmente a come appare oggi. Occupava uno spazio abbastanza limitato di una più vasta area, in cui trovava pure ospitalità lo storico mercato del bestiame, ovvero "Il Marcjat", come qualcuno ancora definisce il campo sportivo stesso, che rimase operante fino al ritorno dell'Italia. Stadio che nel novembre 2002 è stato intitolato ai "Fratelli Calligaris", ovvero a tre pionieri del calcio romanese degli anni Quaranta e Cinquanta.
Edo Calligaris
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