La Sapienza studia l’eco-scuola di Sagrado

SAGRADO. È stata la prima “eco-scuola materna” dell'Isontino. Ma ora il modello Sagrado (cui a stretto giro di posta era seguito anche quello di Capriva) ha attratto anche l'interesse dell'Università La Sapienza di Roma. Si deve infatti a Manuela Crespi, un architetto che ha dedicato la propria tesi di laurea all'edificio sagradino, una giornata di studi sulla Scuola dell'infanzia di Sagrado realizzata con tecnologie costruttive in legno. Nell'incontro, aperto a tecnici del settore, saranno presentati i primi risultati della ricerca in corso sul disegno di uno strumento valutativo di supporto alla progettazione di tecnologie costruttive sostenibili. Il caso studio rappresentato dalla Scuola dell'Infanzia di Sagrado, certificata Casa clima A e con tecnologia costruttiva in legno, ha consentito la verifica della validità di tale strumento. L'appuntamento è in programma lunedi 12 ottobre alle 16.30. Alle 17.15, dopo il saluto del sindaco Elisabetta Pian, l'architetto Crespi presenterà la ricerca in corso, a seguire altri interventi qualificati ed una visita guidata alla struttura. Il modello Sagrado aveva segnato per l'Isontino l'ingresso in una nuova era dell'edilizia scolastica. Un modello importato dall'Alto Adige, improntato sul risparmio energetico e l'utilizzo di materiale ecologico. La scuola materna di via del Castello era stata inaugurata nel 2012. Con una capienza potenziale di oltre un centinaio di bambini per 4 sezioni, è praticamente autosufficiente dal punto di vista energetico: merito dell'utilizzo della tecnica del prefabbricato in legno, quindi altamente isolante, e della collocazione di pannelli fotovoltaici. Il progetto della scuola è stato scelto attraverso lo strumento dell'appalto-concorso, per un importo di 1,46 milioni. A parte le fondamenta in cemento armato, la struttura è interamente in legno e, grazie all'utilizzo di pannelli solari e fotovoltaici, è come detto autosufficiente dal punto di vista dei consumi. «Il caso Sagrado è estremamente interessante a livello nazionale – spiega l'architetto Crespi - ed è in grado di fornire buone prestazioni dal punto di vista del comfort termoigrometrico. Un'altro risultato da evidenziare è stato quello di aver individuato le relazioni esistenti tra tecnologie costruttive ed edificio nel suo complesso compreso di sistemi impiantistici. La valutazione degli impatti ambientali ha posto in evidenza come le tecnologie costruttive a base di legno sono risultate particolarmente performanti in un confronto effettuato con un edificio a wnergia "Quasi zero" con struttura in cemento armato. (l.m.)
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