La scuola di bengalese cerca nuovi spazi
Le lezioni di lingua bengalese, scritta e parlata, organizzate ormai da qualche anno dall’Associazione genitori del Bangladesh, sono riprese sabato pomeriggio in alcuni locali della galleria di Borgo Rosta, in via 9 Giugno.
Si tratta di uno spazio che è in grado di accogliere solo venticinque tra bambini e ragazzi alla volta, ma è l’unico che l’associazione è riuscita al momento a trovare, come ha spiegato il presidente Jahangir Sarkar, dopo non essersi vista rinnovare la possibilità di utilizzare, in orario pomeridiano, alcune aule della scuola primaria Duca d’Aosta.
«Speriamo di poter trovare spazi più ampi, magari con l’aiuto di altre associazioni o realtà cittadine – ha affermato Sarkar –, perché la nostra attività punta anche ad alleggerire il carico sul doposcuola dell’oratorio San Michele, che già accoglie circa centocinquanta tra bambini e ragazzi».
Ora, durante la stagione estiva, alle lezioni di bengalese, il sabato e la domenica, si affiancheranno quelle di inglese, durante altri due giorni della settimana, grazie ad una collaborazione stretta con alcune docenti della Oxford school, come ha spiegato ancora il presidente dell’associazione.
«A queste attività vogliamo inoltre aggiungere durante il prossimo anno scolastico anche l’aiuto a svolgere i compiti – ha proseguito Sarkar –, perché non molti genitori bengalesi, anche per la loro conoscenza non completa dell’italiano, riescono ad affiancare i loro bambini. Nello stesso tempo vogliamo non caricare il doposcuola dell’oratorio San Michele, che già segue tantissimi bambini».
L’associazione vorrebbe quindi poter accogliere più di una ventina di studenti alla volta e per questo motivo sta cercando la collaborazione di altri soggetti al fine di poter contare su spazi più ampi.
«Non abbiamo purtroppo le risorse per poter comprare o affittare una sede diversa da quella che abbiamo iniziato a utilizzare con sabato», ha sottolineato. Ad aprile proprio l’oratorio San Michele, grazie all’ospitalità data dalla parrocchia di Sant’Ambrogio, ha accolto la premiazione della quarantina di bambine e bambini che avevano frequentato l’attività negli scorsi mesi.
La cerimonia si è svolta alla presenza dei rappresentanti dell’ambasciata di Roma e del consolato di Milano del Paese asiatico.
Come spiegato in più occasione da Jahangir Sarkar, l’insegnamento del bengalese non è in contraddizione con le azioni per fare in modo che i bambini della comunità bengalese facciano sport nelle società cittadine o partecipino a tutte le attività scolastiche. L’associazione ha però ora deciso di ampliare il supporto alla crescita culturale dei propri componenti più giovani.(la.bl.)
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