La Shoah raccontata da chi è sopravvissuto

Lunedì presentazione di un libro dedicato a Ida Marcheria, martedì le testimonianze di chi fu nei lager

Conoscere e capire il dramma della Shoah coinvolgendo la cittadinanza e soprattutto i giovani attraverso un dialogo con alcuni sopravvissuti di Auschwitz, campo di concentramento nel quale cessarono le esecuzioni esattamente 70 anni fa, davanti all'avanzata dell'Armata rossa. È questo l'obiettivo della due giorni in programma lunedì e martedì prossimi, organizzata di concerto da Comune, Provincia e Comunità ebraica di Trieste.

Il programma prevede per lunedì, alle 18.30, al teatro Miela, la presentazione del libro intitolato “La ragazza che sognava il cioccolato”, di Roberto Olla, dedicato a Ida Marcheria, quattordicenne triestina arrestata nella sua casa di piazza della Borsa nel 1943 e deportata ad Auschwitz. All'appuntamento saranno presenti Piero Terracina, Sami Modiano, Goti Bauer e Tatiana Bucci, sopravvissuti di quel campo, ai quali il pubblico potrà rivolgere domande. Per chi non potrà essere presente, è prevista la diretta streaming su RaiNews.

Il giorno successivo, alle 11 nella sala Tripcovich di largo Santos, saranno 900 studenti delle quarte e quinte classi superiori di Trieste e dell'intero Friuli Venezia Giulia ad ascoltare testimonianze e riflessioni dalla voce di coloro che patirono i campi di concentramento. «Abbiamo avuto richieste in numero superiore alla capacità della sala – hanno spiegato ieri presentando la due giorni la presidente della Provincia, Maria Teresa Bassa Poropat e l'assessore comunale Antonella Grim – a conferma del grande interesse di studenti e insegnanti per questo tema». «La collaborazione con la Comunità ebraica cittadina – ha aggiunto Grim - è particolarmente importante per questa amministrazione. Assieme alla Provincia abbiamo previsto una serie di progetti per far conoscere la storia puntando soprattutto sui giovani, di cui questa due giorni è solo un aspetto». «Per la Provincia – così Bassa Poropat – è fondamentale l'elaborazione della memoria. Poter ascoltare le testimonianze dei sopravvissuti sarà un'occasione di assoluto valore storico. Dobbiamo porci seriamente il problema di cosa accadrà quando non avremo più con noi gli ultimi testimoni, perché sarà necessario individuare uno strumento altrettanto efficace di conoscenza».

L'assessore alla Cultura della Comunità ebraica di Trieste, Mauro Tabor, ha sottolineato che «è la prima volta che portiamo a Trieste testimoni così importanti. Proiettare nell'oggi i drammi di ieri è un impegno fondamentale per la nostra comunità, in particolare in questi giorni in cui abbiamo assistito all'ennesimo gravissimo fatto di sangue a danno di persone che stavano pregando. Ciò significa che il passato torna talvolta e su questo dobbiamo riflette. Sarà molto interessante per chi assisterà ai due appuntamenti – ha osservato Tabor – vedere come i testimoni dei campi fra loro si capiscano, perché hanno vissuto le stesse terribili esperienze. Per la nostra comunità – ha concluso - vedere ben 900 ragazzi che hanno deciso di essere ascoltare e conoscere la Shoah è per noi una grande risposta».

Ugo Salvini

Riproduzione riservata © Il Piccolo