La stazione meteo con super vista sulla città scende dall’Ursus e cerca una nuova “casa”

il casoL’occhio dell’Ursus sulla città scende dalla gru. La stazione meteo del Cisar (Centro italiano di sperimentazione e attività radiantistiche) presente sul pontone, dopo sei anni di onorato...

il caso



L’occhio dell’Ursus sulla città scende dalla gru. La stazione meteo del Cisar (Centro italiano di sperimentazione e attività radiantistiche) presente sul pontone, dopo sei anni di onorato servizio, è stata disattivata, tolta e smontata. Con la web cam meteo sono state disattivate anche le attrezzature radioamatoriali e di ricerca presenti sulla gru, e ciò per effetto del passaggio di proprietà dello storico manufatto all’Autorità portuale, che nei prossimi mesi provvederà al recupero della gru con un accurato restauro.

La transizione, salutata lo scorso 9 luglio con una cerimonia che sanciva di fatto il passaggio di consegne, con tanto di concerto serale ai piedi dell’ormai famosa torre di ferro, fa parte del finanziamento stanziato dal ministero dei Beni culturali nell’ambito del finanziamento per la riqualificazione del Porto vecchio. Nel frattempo, però, i procedimenti burocratici hanno ritardato l’effettivo passaggio di proprietà di una struttura destinata ad aprire in futuro nuovi scenari turistici per Trieste.

«Anche se il cambio di proprietà non è ancora formalmente avvenuto – sottolinea il segretario generale dell’Autorità portuale Mario Sommariva – nel frattempo abbiamo dovuto liberare tutti i manufatti presenti sulla struttura. Il contratto che definisce il passaggio formale di proprietà è dal notaio, pronto per essere firmato da entrambe le parti, ma prima di farlo è necessario completare le ultime verifiche tecniche». Solo allora ci sarà appunto l’effettivo passaggio di consegne dalla Guardia costiera ausiliaria, proprietaria del manufatto dal 2004, all’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico orientale. I lavori sull’Ursus riguarderanno sia il restauro delle carpenterie metalliche e meccaniche che la revisione delle macchine e degli impianti, oltre che la collocazione di una piattaforma panoramica e di un ascensore. «Il nostro compito – continua Sommariva – è quello di soggetto incaricato alla gestione dei lavori: in pratica lo restauriamo e lo riconsegnamo al Comune, che deciderà successivamente dove posizionarlo. Siamo consapevoli del fatto che il nostro sarà un compito delicato ma ci teniamo a farlo bene per dare modo alla città di avere in futuro un’attrazione turistica e storica al tempo stesso.

E la webcam che in questi ultimi anni ha censito consecutivamente la situazione metereorologica della città? È chiaro che la location era allettante, fanno sapere dall’associazione, ma sono al vaglio altri siti per l’installazione della strumentazione. Il fine è quello di continuare a garantire, in forma del tutto gratuita come fatto sinora, il servizio meteo e web cam. Nel frattempo rimane attivo il punto meteo di Monte Grisa, visibile attraverso il sito della sezione locale del Cisar che, tengono a sottolineare dall’associazione stessa, mantiene le proprie stazioni in completa efficienza attraverso un esborso di denaro comunque non trascurabile, specialmente in caso di guasti o eventi imprevisti. —



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