La storia dei Windsor fa il pieno sull’Isola

«Se i politici italiani avessero l’intelligenza di cambiare come hanno fatto i Windsor, non saremmo arrivati a questo punto». Lo ha detto, parlando del suo “Il romanzo dei Windsor (amori, intrighi e tradimenti in trecento anni di favola reale)” edito da Sperling & Kupfer, Antonio Caprarica durante l’ultimo incontro di “Libri e Autori a Grado” che il prossimo anno festeggerà i 25 anni di vita. È stato uno dei paragoni che Caprarica ha fatto legando l’attualità alla storia dei Windsor impegnati «nell’accanito inseguimento del piacere e nelle svergognate eccentricità», per arrivare a parlare della regina Elisabetta, Carlo e Camilla, del royal baby, George Alexander Louis, figlio di William e Kate. E naturalmente di Lady Diana. Il direttore della Rai di Londra ha fatto registrare il tutto esaurito nel Giardino del Gazebo della Git (a dare il benvenuto l’assessore alla Cultura, Elisa Polo). Il resto, sviscerato anche con le domande di Paolo Scandaletti e Maria Bruna Pustetto, era quantomai affascinante e quando ha toccato le vicende di Lady Diana l’attenzione s’è fatta forse ancor maggiore. Il matrimonio di Lady Diana con Carlo è stato una vera e propria tragedia: la principessa del Galles, ha detto Caprarica, «non aveva ricevuto una proposta di matrimonio, ma un’offerta di lavoro»: visitare ospedali, sorridere sempre, stringere le mani di gente della quale non gli interessava niente. Anche per questo Caprarica ha in un certo senso, ma piuttosto palesemente, giustificato Diana per i suoi amanti poiché andava in cerca dell’amore vero. A dimostrazione della capacità dei cambiamenti che la monarchia inglese attuale ha saputo attuare, Caprarica ha parlato anche del matrimonio di William e Kate che, nel giro di soli 3 giorni, ha fruttato ben 2 milioni e mezzo di sterline. Del resto, ha detto Caprarica, non c’è oggi bisogno di una regina con la corona, ma di una dell’amore.(an.bo.)
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