La Subida tra i 100 migliori ristoranti del mondo

CORMONS. Il ristorante “Il Cacciatore” di località Subida, gestito dalla famiglia Sirk, è stato inserito dalla prestigiosa rivista internazionale Newsweek tra i 101 ristoranti migliori al mondo. L’eccezionale riconoscimento è l’ennesimo motivo di vanto internazionale per l’enogastronomia di qualità del Cormonese, che negli ultimi anni ha saputo conquistare anche il difficile panorama del gusto d’oltreoceano, come testimoniato da numerosi articoli di riviste di settore e non che hanno evidenziato i prodotti eccelsi del Collio.
Ora, questa nuova attestazione di grande stima proveniente da una delle riviste più note al mondo, che spiega così la decisione di inserire anche il ristorante della famiglia Sirk nella “carica” dei 101 migliori al mondo, onore riservato solo ad altri sei locali italiani. «Si tratta di un ristorante con piccolo hotel per il relax tra le colline, gestito da Josko e Loredana Sirk – spiega il settimanale statunitense –; la location è bellissima, direttamente sul confine tra Italia e Slovenia, e il ristorante riflette questa vicinanza nella sua deliziosa cucina. Se ti trovi alla Subida in autunno, quando il freddo comincia a sentirsi nell’aria, vuoi essere seduto vicino al focolare aperto, dove solitamente viene preparato un calderone di polenta».
A redigere il commento è stata Lidia Bastianich, chef di origine istriana tra i più grandi al mondo, che conosce bene il Collio. E Josko Sirk, commentando questo risultato, ringrazia proprio la Bastianich: «Si tratta di una vera e propria ambasciatrice del Friuli Venezia Giulia negli Stati Uniti – racconta –; è un onore immenso per noi essere giudicati positivamente da lei non solo nel settore culinario, ma anche dell’ospitalità, dove siamo dei neofiti: negli ultimi anni abbiamo puntato molto sulla possibilità di garantire relax a tutto tondo a chi viene a farci visita, e siamo molto felici di raccoglierne i frutti. La Bastianich è un luminare nel mondo enogastronomico internazionale: partita dall’Istria, ha creato un vero e proprio impero della ristorazione negli Stati Uniti, dove ha importato per prima la jota».
Sirk spiega anche come «stamattina (ieri, ndr)quando l’abbiamo saputo pensavamo a uno scherzo: non abbiamo mai nemmeno lontanamente immaginato di poter entrare nel ristretto novero dei 101 ristoranti migliori al mondo. Si è trattato di una bellissima e inattesa notizia: per me può essere anche un punto d’arrivo, dopo tutti questi anni di attività. Spero invece che per i miei figli sia un punto di partenza, e che li sproni a fare sempre meglio in futuro».
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