La Trattoria Caprese fa il bis e studia lo sbarco in Cavana

Dopo il successo ottenuto al Tergesteo parte la caccia a spazi in Cittavecchia Nella stessa area giù le serrande di Zoe Food e a rischio lo storico “Barettine”
Di Furio Baldassi
Lasorte Trieste 27/07/16 - Piazza della Borsa, Tergesteo, Pizzeria Caprese
Lasorte Trieste 27/07/16 - Piazza della Borsa, Tergesteo, Pizzeria Caprese

Un successo eclatante e indiscusso. Forse andato anche al di là delle aspettative. La “Trattoria Caprese” di piazza della Borsa - Galleria Tergesteo ha segnato senza ombra di dubbio uno dei migliori exploit dell’anno nell’alterno mondo della ristorazione cittadina. Tanto che adesso pensa a un raddoppio nel centro cittadino.

Non è bastato, evidentemente, il bel locale multipiano per soddisfare gli appetiti dei triestini che, scena che non si vedeva da anni, si sono spesso trovati in fila per trovare un tavolo libero. Miracolo delle “margherite”, dei calzoni fritti e di piatti di chiara impronta partenopea? Anche, ma prima ancora di un’organizzazione perfetta abbinata, perchè no, a una simpatia tutta verace.

Nei fatti, dopo un’intera annata caratterizzata dal segno più la catena sta trattando per aprire un nuovo foro, all’insegna della medesima tipologia vincente. A questo punto sarebbe lecito pensare che il network campano con sede legale a Monza voglia andare alla scoperta di un nuovo rione cittadino e di un’altra area in genere, anche per motivi commerciali, e invece no.

Non temendo, evidentemente, l’autoconcorrenza, la “Caprese”, come conferma il titolare di piazza della Borsa, aprirà entro l’anno nel cuore di Cavana. Non via Torino, modaiola e inflazionata, ma proprio la cara vecchia Cavana, passata relativamente indenne in mezzo al furore imprenditoriale che sembra essersi impadronito dell’area tra piazza Unità e piazza Venezia.

In effetti, logisticamente parlando, siamo a non più di 2-300 metri in linea d’aria. Ma l’ipotesi di rivitalizzare quell’angolo tanto amato di Trieste deve avere, a un certo punto, fatto la differenza e fatto optare il gruppo per quella location. Già, ma quale? Attorno a piazzetta Cavana, infatti, i fori sembrano tutti spartiti da tempo e, sulla carta, non sembrano rispondere alle caratteristiche che di solito cercano quelli della “Trattoria”. Intoccabile la filiale Unicredit, inamovibile la “Piazzetta”, così come la recentemente rinnovata gelateria di fronte, non rimane che un’alternativa percorribile. È l’intero palazzo che fa angolo con la via Capitelli, protagonista involontario di uno dei più lunghi restauri della storia (una ventina d’anni o giù di lì) e ora finalmente pronto, pare, per nuovo avventure.

Anche se visto da fuori sembra apparentemente fatto e finito, in realtà è poco più di un guscio vuoto. Meglio, per gli eventuali, futuri affittuari, che dichiaratamente amano disegnarsi i locali a seconda delle loro necessità. Anche per questo quell’immobile sembra il più quotato, e si parla di tempi di realizzazione lunghi, attorno ai sei mesi, che ci proietterebbero direttamente nel 2017.

Come spesso accade, a locale che apre o deve aprire ne corrisponde un altro o degli altri che abbassano per sempre le serrande. È il caso di Zoe Food, locale di cucina salutistica di via Venezian, ormai chiuso dalla primavera scorsa, dopo che il titolare ha aperto un suo clone alle Canarie. Era solo da perfezionare il suo passaggio nelle mani del ristoratore Pietro Savarese ma l’indagine giudiziaria in corso ha bloccato tutto. Incerto anche il futuro di un locale storico, le “Barettine” di via del Bastione. Le ferie estive si sono prolungate oltre ogni limite, e pare che preludano a una chiusura o, comunque, a un cambio di gestione.

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