L’accoltellatore resta in carcere
CERVIGNANO. Resta in carcere con l’accusa di tentato omicidio, in attesa dell’udienza di convalida, Massimo Lasco, di Terzo di Aquileia, indagato per l’aggressione ai danni del cervignanese Nevio Francescon, accoltellato martedì mattina. Denunciata a piede libero, M.M., la compagna di Lasco, la cui posizione è al vaglio degli inquirenti. I due ragazzi sono stati identificati grazie alle testimonianze di alcuni cittadini, che avevano visto un uomo e una donna allontanarsi di corsa. Anche le telecamere installate nella zona avrebbero ripreso l’arrivo e la fuga delle persone coinvolte. Francescon, raggiunto da un fendente che gli ha reciso l'arteria femorale, all'altezza dell'inguine, è ancora ricoverato in gravi condizioni all’ospedale.
Intanto, le polemiche non si placano. L’opposizione chiede l’istituzione di un commissariato di pubblica sicurezza. Il consigliere della civica “Le Fontane”: «Sono tredici anni che chiediamo di non abbassare la guardia sulla sicurezza - dice Roberto Zorzenon -. Tralasciando l’ultimo episodio di cronaca, ciò che preoccupa è l’escalation di criminalità che investe la Bassa». Intanto il consigliere Pd, Mauro Travanut, replica al deputato della Lega, Massimiliano Fedriga, che aveva lanciato l’allarme sicurezza. «La persona accoltellata è nota all'amministrazione e alle forze dell'ordine. La sua situazione di difficoltà è conosciuta da tutta la comunità ed è cosa risaputa che quanto è avvenuto è un episodio isolato. Dire che il centrosinistra non ha fatto nulla e che ci vogliono i militari in piazza è un'espressione che serve solo a screditare un avversario politico». (e.m.)
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