L’addio di Gorizia a Silvia Piciulin, lavorò in banca e nello studio Romoli
In tanti si sono ritrovati nella parrocchiale di Sant’Anna per dare l’ultimo saluto a Silvia Piciulin, scomparsa a 54 anni. Goriziana autentica, era figlia di Mario Piciulin, sanroccaro e proprietario della macelleria di viale XXIV Maggio, gestita assieme alla moglie Lidia Medeot.
Contemporaneamente Silvia si era diplomata in Ragioneria e poi laureata in Amministrazione e controllo aziendale all’Università di Trieste. La sua prima esperienza lavorativa la fece nello studio del commercialista Ettore Romoli. Silvia successivamente partecipò ad una selezione pubblica indetta dalla Cassa di risparmio di Trieste meritandosi ruoli importanti nell’Istituto triestino, anche dopo essere confluito nella più grossa Unicredit. Ha lavorato con ruoli dirigenziali nelle filiali di San Giovanni al Natisone, Monfalcone, Gradisca, Cormons e infine a Gorizia nella sede di corso Verdi (ex banca del Friuli). Nel frattempo Silvia si era sposata con il geometra Stefano Morandin.
La 54enne ha lavorato fino a quando le sue condizioni di salute le hanno consentito di farlo. Il ricordo è di una persona buona, sempre disponibile e molto attaccata alla famiglia. Lascia il marito Stefano, i figli Daniele, psicologo, e Maria Vittoria, studentessa al liceo scientifico di Gorizia.
I familiari vogliono rivolgere, in queste righe, un grazie sincero all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine e al Dipartimento di Chirurgia oncologica dello Iov di Castelfranco Veneto, unitamente al personale dell’Adi di Gorizia. —
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