L’addio di Mini Bijoux Ora il fuori tutto al 60% per cessata attività

Che nelle mani di Orietta Pelos fosse scritto un destino già quando, adolescente, si avventurò nel primo lavoro artigianale di confezionamento dei lacci da scarpa forse non lo sapeva neppure lei. Invece, quelle mani poi rese via via con la pratica più agili, precise, sicure alla fine l’hanno affrancata da un mestiere da dipendente regalandole la gioia di un’attività in proprio. Attività che ora è arrivata, non senza una punta di nostalgia, al capolinea: dopo l’ultima grande svendita, con tutti i prodotti al 60% di sconto, il 23 novembre chiuderà anche Mini bijoux il negozio di via 9 giugno 96 che commercia collane, fermagli, spille, orecchini e bracciali: tutto l’armamentario, si passi il termine, che una donna apprezza e usa per mettere ancor più in risalto la propria bellezza.
Un’altra vetrina che si spegne, purtroppo, in centro. L’artigiana, che confeziona i propri articoli ed effettua per le clienti anche riparazioni nel negozio-laboratorio, si trova vicino all’ottica Pelucchetti da 11 anni: prima aveva lavorato in un’altra sede, al civico 48 di viale San Marco. Lo aveva fatto per 23 anni consecutivi, dall’autunno del 1984, quando aveva lasciato, dopo circa 12 mesi, il laboratorio di via Bixio per ampliare l’attività con un vero e proprio negozio. Può dunque considerarsi longeva e produttiva la carriera realizzata da Orietta Pelos, oggi 65enne, originaria di Ruda, ma a tutti gli effetti bisiaca, che incominciò a lavorare a soli 14 anni.
«È arrivato anche per me il momento della pensione – dice –, certamente mi dispiace perché avevo un nutrito stuolo di clienti affezionate, che mi hanno seguita negli anni, cui sono legata anche da un rapporto di amicizia. Fare questo mestiere mi ha regalato belle soddisfazioni». E la città, come è cambiata? «No comment – replica –, se invece mi chiede se è difficile essere commercianti e artigiani oggi le dico di sì. Per certi aspetti la globalizzazione non è stato un fenomeno granché riuscito e lo dico senza intento di polemica».
L’auspicio di Orietta è comunque che qualche giovane «si faccia avanti per portare avanti un’attività come la sua», perché regalare con le proprie mani una gioia alle donne, consegnando un bijou, restituisce un sorriso e una soddisfazione personale. —
Ti.Ca.
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