Ladri scatenati nelle marine rubati 3 motori fuoribordo

Il raid a Palazzato la stessa notte dei furti di benzina dalle imbarcazioni di Grado Ad Aquileia invece altri prelievi di carburante ai danni dei soci della Nautisette
Di Antonio Boemo

C’è forte allarme tra i diportisti di Grado e della Bassa friulana di fronte a numerosi furti e danneggiamenti ai danni delle imbarcazioni. Oltre ai furti a Grado della benzina dai serbatoi delle barche, c’è da annotare, infatti, un altro raid verificatosi nei vicini ormeggi della Nautica Palazzato la stessa notte fra martedì e mercoledì. Si trata del furto di tre motori fuoribordo. Inoltre ad Aquileia, una quindicina di giorni fa sono stati svuotati una decina di serbatoi dalle imbarcazioni dei soci della Nautisette. Appare evidente che si tratti di un’unica banda ad aver agito spostandosi con un furgone da una parte all’altra della zona. È l’ipotesi più accreditata poiché per rubare i motori a Palazzato i ladri sono giunti con un furgone fin sotto l’argine.

Nel frattempo proseguono le indagini dei carabinieri di Grado alla ricerca degli autori del furto della benzina dai cinque motoscafi ormeggiati in riva Grandi Navigatori, dietro il campo sportivo dell’Isola della Schiusa. Dino Colussi, uno dei diportisti derubati, ha provveduto a denunciare il furto. Non sarà facile risalire agli autori di questi eventi, che per rubare provocano altresì diversi danni alle imbarcazioni. È aumentata la vigilanza, anche notturna, da parte di tutti, con continui passaggi da parte dei diportisti, proprietari di piccole batele, e di guardie giurate che ingaggiate da alcune associazioni che hanno in concessione i pontili.

Intanto Daniele Verzegnassi, presidente della Nautica Palazzato, fa sapere che sono stati rubati i tre motori fuoribordo, per un valore complessivo di circa 10mila euro. Motori pressoché nuovi, quindi commerciabili, di note marche come Honda e Yamaha. Come già avvenuto in passato a Grado, i ladri hanno mollato gli ormeggi delle imbarcazioni portandole nella zona dell’argine, dove nelle vicinanze c’era il furgone. Prelevati di forza dagli allacciamenti e dai supporti di fissaggio provocando non pochi danni agli scafi, i motori sono stati trascinati fino all’automezzo, utilizzando i teloni rubati da due imbarcazioni. Verzegnassi, di fronte al ripetersi e al diffondersi di questi fatti, sbotta: «Chiediamo una maggiore vigilanza da parte delle forze dell’ordine. Inoltre ai confini ci dovrebbe essere un attento controllo di tutti i furgoni». È un problema serio e generalizzato, che ha interessato anche Aquileia dove una quindicina di giorni fa da una decina di imbarcazioni ormeggiate in una zona, peraltro molto illuminata, nelle vicinanze del Cantiere Serigi, sono stati rubati i serbatoi della benzina, in parte vuotati e abbandonati. I serbatoi fissi sono invece stati vuotati utilizzando un piccola pompa con la quale sono state riempite delle taniche. Contestualmente al furto di benzina sono state rubate altre attrezzature di bordo, spiega il presidente di Nautisette, Maurizio Sverzut, come i mezzi marinai, ma soprattutto salvagenti e un’ecoscandaglio che il proprietario aveva lasciato a bordo.

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