Laminatoio alle Noghere Appello di Cgil e Fiom: «Risposte sul progetto»

Luigi Putignano
Silvano Trieste 2021-07-13 Conferenza stampa sindacati su laminatoio Danieli Noghere
Silvano Trieste 2021-07-13 Conferenza stampa sindacati su laminatoio Danieli Noghere



La Cgil e la Fiom, sulla questione relativa al laminatoio a caldo alle Noghere, bussano alla porta della Danieli ma non ricevono risposta. Lo ha ribadito ieri pomeriggio nel corso di un incontro il segretario della Fiom Fvg, Maurizio Marcon. Prossimo passo ora è la costituzione di una cabina di regia guidata dal presidente della Regione Fvg Massimiliano Fedriga e condivisa tra istituzioni, gruppi industriali e cittadinanza.

«Come rappresentanti degli operai metallurgici – ha ricordato Marcon – è nostro dovere analizzare gli investimenti e incalzare gli investitori per comprendere a cosa andremo incontro». Lo scorso 29 giugno la Fiom Fvg e la Cgil di Udine avevano inoltrato una richiesta di incontro alla Danieli, principale azienda coinvolta nel protocollo d’intesa, ma senza ricevere alcuna risposta. «La Danieli – ha rimarcato Marcon – che, come sappiamo dai 60 iscritti Fiom al suo interno, investe risorse per evitare contrattazioni sindacali, occupa lo scranno principale della Confindustria di Udine e ha scelto di rispondere alle nostre richieste con il silenzio». Obiettivo del sindacato è conoscere l’entità dell’investimento, la qualità contrattuale dell’occupazione e dei luoghi di lavoro, l’impatto ambientale, le conseguenze sul territorio in termini di bonifica, riqualificazione e viabilità, «senza pregiudizi» ha sottolineato Marcon. «L’intera vicenda – ha incalzato Marco Relli, segretario provinciale della Fiom Trieste – è stata gestita dal principio in modo superficiale, a partire dalle prime comunicazioni comparse sui giornali. Il protocollo di intesa è stato firmato in tempi troppo brevi, anche se le informazioni finora contenute non bastano a tracciare un quadro chiaro della situazione. Se le aziende pensano di lavorare senza coinvolgere i cittadini dimostrano poca lungimiranza e disinteresse per la vita pubblica. Condividiamo le preoccupazioni dei residenti di Muggia e Aquilinia».

Nicola Dal Magro, della Cgil Trieste e coordinatore per Muggia, ha ricordato come «alla firma del protocollo d’intesa da parte del presidente Fedriga a nome della Regione, è seguito un silenzio assordante, mentre sarebbe necessario organizzare gli attori coinvolti, a partire da Danieli e Metinvest, per lavorare in modo trasparente per il bene dei cittadini e dell’intero tessuto economico del territorio. La Regione esca dall’ambiguità e dica la sua».

Sul tema, a margine dell’incontro, è giunta da Adesso Trieste la richiesta di rendere pubbliche le condizioni di insediamento del progetto. Per Riccardo Laterza, portavoce e candidato sindaco del movimento, «si deve tener conto non solo dell’accordo con gli enti locali, ma anche e soprattutto coinvolgere i naturali portatori di interessi, tra cui appunto, le organizzazioni sindacali, i lavoratori, le associazioni civiche e ambientaliste e, più in generale, i cittadini».

Intanto per domani alle 18.30 all’esterno della biblioteca di Muggia Rifondazione comunista organizza un’assemblea pubblica sull’argomento con sindacalisti e politici. —

Riproduzione riservata © Il Piccolo