L’anomalia dei tumori scoperta da Bianchi

A un anno dalla scomparsa commemorata la figura del professore da Lilt, medici e amministratori

A un anno dalla scomparsa, la Lega italiana tumori isontina, medici, amministratori e cittadini hanno voluto ricordare il professor Claudio Bianchi, già primario dell’Anatomia patologica dell’ospedale di Monfalcone, dove avviò un lavoro di ricerca sull’importante diffusione dei tumori legati all’esposizione all’amianto.

La figura del medico e professionista, già presidente provinciale della Lilt, forse meno conosciuto come scrittore, pittore e grande cultore dell’arte figurativa, è stata commemorata in un incontro nella Sala rossa al primo piano del nosocomio cittadino. Nato a Trieste nel 1935, laureato in Medicina all’Università di Padova nel 1960, aveva conseguito successivamente il Diploma di specializzazione in Anatomia patologica e il Diploma di Psichiatra. Dopo la professione negli ospedali e all’Università di Trieste, aveva voluto essere assunto all’ospedale di San Polo come responsabile del Servizio di Anatomia patologica, per dare continuità alle ricerche sulle malattie polmonari. Dopo una serie di indagini, Bianchi si accorse della anomala situazione che l’amianto stava creando sul territorio. Dimostrando altresì che l’inquinamento da amianto non era limitato ai soli luoghi di lavoro dove veniva manipolato, ma stava coinvolgendo l’ambiente urbano.

Ha aperto l’incontro il dirigente del Distretto sanitario Basso Isontino Michele Luise, ricordando Bianchi fin dai loro primi incontri in ospedale e proseguiti poi con i confronti sulla prevenzione oncologica e gli screening. L’impegno di Bianchi nella ricerca e nella sensibilizzazione sui danni alla salute prodotti dal minerale sono stati evidenziati poi dal sindaco Anna Cisint. Il presidente della Sezione Lilt di Gorizia, Umberto Miniussi, ha ricordato il Bianchi medico e presidente Lilt per un ventennio, capace di coniugare il sapere scientifico con l’impegno sociale attraverso il valore della prevenzione primaria. A nome del direttivo Miniussi ha quindi annunciato che la sede di Monfalcone della Lilt sarà intitolata a Claudio Bianchi.

Il responsabile della Struttura operativa semplice Anatomia patologica, dottor Alessandro Brollo, lo ha ricordato prima come suo professore all’università e in seguito come collega, definendolo integerrimo e riservato, con una forte volontà nella ricerca scientifica. Tanto da non essersi mai staccato dal microscopio, lavorando anche da pensionato in Sezione Lilt fino a poche settimane prima del decesso, mantenendo contatti con ricercatori italiani e di tutto il mondo attraverso una fitta corrispondenza e partecipando a un numero considerevole di convegni nei diversi continenti. Mentre il figlio Tommaso Bianchi ha tracciato un profilo del padre autore di oltre 200 lavori scientifici, ma anche di scritti e opere d’arte. A breve sarà tra l’altro dato alle stampe un ultimo lavoro letterario di Claudio Bianchi.



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