L’aquila bicipite torna sulla Torre civica di Fiume

È il simbolo della città ma gli Arditi l’avevano decapitata perché “austriacante” e le autorità della Jugoslavia comunista l’avevano rimossa perché “antislava”
Fiume: aquila bicipite torre
Fiume: aquila bicipite torre

di Andrea Marsanich

FIUME

L’ aquila bicipite, plurisecolare simbolo dei fiumani autoctoni, potrebbe tornare a mostrarsi alla sua città già nel 2013. È di questi giorni la notizia che l’ Ufficio di conservazione a Fiume ha dato il proprio assenso alla ricollocazione del rapace sulla Torre civica, dalla quale era stato rimosso con un atto di forza nel 1949 e distrutto. Erano state le autorità della Jugoslavia comunista a voler abbattere quel pezzo di autentica storia fiumana, ritenendolo un simbolo antislavo e borghese che andava soppresso senza rimpianti. Da allora la Torre civica, cuore pulsante della fiumanità, deve fare a meno del maestoso volatile che era stato posizionato per la prima volta sulla struttura nel 1906, su iniziativa delle donne fiumane in occasione della festa di San Vito (15 giugno), patrono della città. Grazie all’ iniziativa dell’ organizzazione denominata Stato Libero di Fiume – che si adopera per il recupero e la valorizzazione di storia, cultura, lingua, simboli, tradizioni e monumenti della città quarnerina – una statua dell’ aquila bicipite è destinata a “tornare a casa”, nel luogo che l’ aveva vista sfregiata (era stata tagliata una testa) nel 1919 da uno degli arditi di Gabriele D’ Annunzio. Una decapitazione parziale perché gli arditi vedevano in quell’ aquila leopoldina a due teste il simbolo dell’ Impero austriaco, mentre invece il rapace con una sola testa stava a significare la romanità e l’ italianità di queste terre. Visto che della versione originale non è rimasto nulla, si dovrà procedere alla costruzione di una nuova statua sicuramente più ridotta rispetto a quella distrutta, che era alta 2 metri e 20, aveva un’apertura alare di 3 metri e pesava 2 tonnellate. Il sindaco di Fiume, il socialdemocratico Vojko Obersnel, ha anunciato che il ritorno dell’ aquila bicipite sulla Torre civica sarà inserito nella simulazione del bilancio municipale: in base ai risultati e all’ interesse dei cittadini, le autorità si esprimeranno su questo atto di grande valenza storica e simbolica, che potrebbe diventare realtà già l’ anno prossimo.

Negli anni scorsi era circolata la voce che il riposizionamento della statua e la sua costruzione avrebbero comportato spese per circa 300 mila kune, intorno ai 39 mila e 600 euro. A dare il placet all’ iniziativa anche gli esperti di statica i quali hanno concluso che la cupola della Torre è in buone condizioni e potrà reggere il peso della statua. Il presidente di Stato Libero di Fiume, Danko Svorinic, ha espresso soddisfazione per quanto fatto finora: «Si porrà rimedio all’ ingiustizia perpetrata da due regimi totalitari, quello italiano e quello jugoslavo.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo