L’arte della Bisiacaria fa gioco di squadra: espongono al MuCa 46 artisti del territorio
Obiettivo valorizzare a livello regionale il lavoro di pittori
e scultori locali. Ampio sostegno di enti e istituzioni

Fa rete attorno all’arte contemporanea la Bisiacaria. C’è quella costruita innanzitutto dalla Pro Loco Turriaco con il suo Archivio storico di arte contemporanea, che raccoglie pittori e scultori del territorio. Un’operazione capace di costruire legami duraturi come l’adesione di 46 artisti locali al progetto di raccontare il tempo “sospeso” della pandemia. Ci sono poi il dialogo e la collaborazione aperti tra la Pro Loco Turriaco e il Comune di Monfalcone e il cui risultato è la mostra dei lavori prodotti dai 46 artisti aperta ieri al Museo della Cantieristica. Un’esposizione che poi viaggerà oltre Monfalcone, toccando altri centri importanti della regione.
Due dei punti fondamentali che decretano il valore della mostra, come ha ricordato l’assessore alla Cultura Luca Fasan, sono quindi il concetto di collettività e quello di luogo identitario, come frutto di storia condivisa e legami. La mostra, oltre che ospitare e valorizzare gli artisti della zona, è stata resa possibile dalla sinergia di Comuni e di associazioni – come le Pro Loco di Turriaco e di Pordenone, la Fondazione Carigo e la Unpli Fvg. L’arte del territorio si traduce quindi come identità collettiva, all’interno della mostra “Nel tempo sospeso: l’arte al tempo del Covid”.
Sono passati quasi tre anni da quando per la prima volta il tempo si è fermato. Da quando molti hanno visto il proprio mondo restringersi nelle pareti di una camera o abitazione. Ed è proprio nella dimensione di questo “tempo sospeso” che nasce l’omonima mostra, inaugurata ieri al MuCa di Monfalcone, dove rimarrà aperta fino al 5 marzo. L’idea della mostra, organizzata dalla Pro Loco di Turriaco in collaborazione con il Comune di Monfalcone, è nata due anni fa – in piena pandemia – con l’obiettivo di affidare ad artisti bisiachi il compito di raccontare questo singolare capitolo di storia. Se da un lato il tempo della vita reale era fermo e recluso, quello dell’anima artistica andava avanti, messo in movimento da creatività e speranza. Ed è proprio il tempo sospeso dell’anima, di cui questa arte si vuole occupare. Gli artisti, tutti facenti parte dell’Archivio storico di arte contemporanea della Bisiacaria, hanno interpretato secondo la propria sensibilità il tema.
Il curatore della mostra, Giancarlo Bonomo, invita allora i visitatori ad errare tra le opere, che non sono disposte in ordine di tematica o stile, ma che seguono i moti labirintici dell’anima. Gli spettatori hanno così la possibilità di imbattersi in diverse declinazioni di un’esperienza in cui potranno facilmente riconoscersi. Dall’esigenza escapista di bellissimi paesaggi di mare, a volti nascosti da paure e mascherine, ai simboli comuni e riconoscibili della pandemia, alle pure astrazioni che vogliono forse distanziarsi da una realtà alla quale si sentono estranei. Tra i vari artisti Aldo Bressanutti, che questo ottobre compirà cento anni, ha ricevuto una menzione speciale in quanto «talento, che con le sue opere racconta emozioni surreali e fantastiche». All’inaugurazione hanno simbolicamente tagliato il nastro tricolore, davanti ad una sala gremita, l’assessore Luca Fasan, Paolo Buttignon, Flavio Gon e Diego Fabris per la Pro Loco di Turriaco, Giancarlo Bonomo, Valter Pezzarini presidente Unpli Fvg e Alberto Bergamin, presidente della Fondazione Carigo
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