«Lascio una Sagrado a misura d’uomo»

SAGRADO. «Abbiamo difeso il territorio dalle speculazioni e progettato uno sviluppo più sostenibile. Ma la cosa che mi rende più orgogliosa è la riscoperta del senso di comunità».
Per il sindaco di Sagrado, Elisabetta Pian, si avvicina lo striscione dell'ultimo chilometro. Dopo tre mandati alla guida del proprio paese, simbolo dell'Isontino incastonato com'è fra Isonzo e Carso, la prima cittadina non potrà più ricandidarsi.
Sindaco, con i suoi tre mandati lei è ormai uno degli amministratori più longevi dell'Isontino. Lascia una Sagrado migliore rispetto a quella che ha trovato?
Il programma della Lista Orizzonti Comuni e quello di Rifondazione che hanno sostenuto la mia candidatura aveva l'obbiettivo principale di valorizzare le peculiarità linguistiche (italiane, slovene, friulane e bisiache) e culturali dei tre paesi di Sagrado, Sdraussina-Poggio e San Martino. Abbiamo recuperato le tre scuole ristrutturandole come Centri civici a disposizione dei cittadini e delle associazioni, riqualificato i cimiteri e le relative cappelle, le strade, i marciapiedi, i sentieri carsici e le aree pubbliche. Abbiamo realizzato una nuova scuola dell'infanzia altamente ecologica, riammodernato quella primaria e la palestra, valorizzato la sala polifunzionale.
Torcitura, Cava Postir, Castello Alimonda le sfide urbanistiche affrontate. Sono state vinte?
Ho mantenuto la delega all'Urbanistica proprio perché avevo un'idea di sviluppo sostenibile del tessuto urbano e del meraviglioso ambiente che ci circonda. Sono orgogliosa di consegnare alle future generazioni un territorio che abbiamo voluto difendere da speculazioni e sfruttamento selvaggio. Abbiamo bonificato l'ex discarica comunale e inserito la cava in un Piano regolatore che non ne permetta l'utiLIzzo come discarica. Il nuovo Piano inoltre prevede la riqualificazione dell'ex polveriera di Peteano solo in funzione agricolo-boschiva. Abbiamo inoltre inserito le zone dell'ex Torcitura e dell'ex Fornace come zone soggette a nuova espansione abitativa o di servizi al turismo per non utilizzare altro territorio per queste funzioni. Il castello Alimonda godrà di finanziamenti europei e l'attenzione del Demanio come struttura culturale e ricettiva:nessuno sino a pochi anni fa credeva nel suo recupero.
Sagrado per decenni è stato "il paese diviso in due" da una strada regionale. Oggi è un paese più vivibile e sicuro?
Abbiamo proseguito nell'impegno di rendere progressivamente sempre più sicure per pedoni e ciclisti le percorrenze delle strade regionali, provinciali e comunali ma tenendo anche presente che le arterie di percorrenza sono anche da sempre fonte di reddito per il commercio locale. Abbiamo creato percorsi alternativi per i pedoni con ciclo-pedonali e restituito a Sagrado un'idea di piazza, rendendola meno soffocata dal traffico. Tema sempre caldo è quello dell'attenzione per le frazioni.
A San Martino e Poggio la rimpiangeranno?
Ho sempre considerato di gestire le diverse anime del nostro Comune come una sola entità che non considerasse nessuno come frazione, ma come parte di un tutto dotato di con un'incredibile ricchezza culturale da valorizzare. E così ho cercato di fare. Non mi sono mai posta l'obiettivo personale o meglio personalistico di farmi rimpiangere: il mio obiettivo è sempre stato quello di mettermi al servizio con tutte le mie possibilità e con i miei limiti.
L'ultimo tratto di cammino è stato anche quello della scelta di entrare nell'Uti Basso Isontino, pur avendo rapporti innegabili con la Destra Isonzo: scelta puramente "geografica"? Sarà una Sagrado un po' più bisiaca?
La scelta per Sagrado di entrare nell'Uti Basso Isontino è stata fatta perché è interesse del nostro Comune inserirsi laddove avevamo già in essere uffici unici ben funzionanti. Ma la posizione geografica di Sagrado non la escluderà mai da una dialettica feconda con l'altra Uti. Entrambe mantengono assieme diverse funzioni fondamentali come quelle della gestione rifiuti o dell'acqua o un servizio fondamentale come il Cisi per le persone disabili.
Le dispiace non potersi ricandidare?
Sono contenta di passare la mano e auguro a chi si assumerà questo onore e questo onere di viverlo con entusiasmo e passione ma soprattutto di condividere l'impegno con tutti i cittadini. Il contributo di idee dei sagradini per la sottoscritta è stato fondamentale. La compartecipazione alla gestione della cosa pubblica una delle mie maggiori soddisfazioni.
Che caratteristiche dovrà avere il suo erede? L'ha già individuato?
Mi auguro che l'amministrazione di Sagrado possa avere un sindaco o una sindaca e un Consiglio comunale che abbiano gli stessi valori per i quali io ho lavorato. In Consiglio abbiamo condiviso anche con la minoranza una fattiva collaborazione e di questo ringrazio tutti. Sono convinta che nella maggioranza attuale sia possibile trovare l'erede non mio ma delle idee che abbiamo condiviso e realizzato tutti assieme. Ho una mia preferenza che esprimerò nei tempi e nei modi dovuti nel rispetto delle regole del partito, il Pd, al quale aderisco.
La sua carriera politica proseguirà?
Il mio impegno di cittadina attiva è sempre stato qualcosa di innato in me e ho avuto la fortuna di poterlo condividere con mio marito. Credo che non cesserà mai. Resterò a disposizione dei miei concittadini e del partito.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo








