L’autista Braida amava la caccia, i viaggi in moto ed era un punto di riferimento per le associazioni di Capriva
David Braida era una delle colonne della comunità di Capriva del Friuli. Il sindaco stava già organizzando con lui il mercatino di Natale

Era una delle colonne della comunità di Capriva, David Braida. Per tutte le associazioni è stato un punto di riferimento costante, una persona sempre disponibile e sempre pronta a dare una mano. La riprova si aveva in occasione di tutte le manifestazioni che si svolgevano in paese. Per assicurare la riuscita di questo o quell’evento, David era sempre pronto a farsi in quattro. Non a caso ovunque andasse, aveva sempre tantissimi amici attorno.
Per il sindaco di Capriva - comune in cui sera trasferito dopo aver vissuto a lungo a Borgnano -, la scomparsa di Braida è una vera tragedia. Daniele Sergon lo aveva incontrato o solo qualche giorno fa: si erano ripromessi di rivedersi al più presto per organizzare il tradizionale Mercatino di Natale, in programma in paese per domenica 1° dicembre, e le iniziative di fine anno legate alle attività con il paese gemellato di Treffen.
Oltre all’impegno in comunità, l’autista deceduto martedì sulla strada fra Lucinico e Gorizia aveva anche altre passioni: amava la caccia, che praticava a Spessa, e il mondo delle moto, con cui faceva lunghi viaggi in giro per l’Italia.
I colleghi sono corsi sul posto del tragico schianto
E poi c’era il grande attaccamento al lavoro. Nell’azienda di trasporto pubblico in cui era entrato quasi trent’anni fa, erano in tanti a volergli bene e a stimarlo. Altrimenti la notizia della sua morte non avrebbe suscitato tanto clamore e cordoglio. Più di qualche collega, all’ora di pranzo, non ci ha pensato due volte prima di recarsi sul luogo della tragedia, appena appresa la notizia, mentre proseguivano le operazioni di soccorso e la circolazione tra Lucinico e Gorizia era ancora bloccata per consentire i rilievi.
A vedere gli occhi lucidi, a cogliere qua e là le opinioni di quanti lo conoscevano il cordoglio è certamente profondo, al di là della dinamica dell’incidente, rocambolesca e impressionante.
Il cordoglio dei vertici del Tpl
In serata è arrivato anche il messaggio dei vertici del consorzio regionale del trasporto pubblico. «Il presidente e l’amministratore delegato di Tpl Fvg - si legge in una nota diramata dall’azienda-, a nome di tutti i collaboratori e del personale delle aziende consorziate, si stringono alla famiglia di David Braida in queste ore di profondo cordoglio, ed esprimono la propria commossa vicinanza agli amministratori e al personale di Apt Gorizia nel ricordo del collega».
David non era sposato e non aveva figli. Lascia la mamma la mamma Danila, i due fratelli Michele e Paolo oltre ai nipoti Nicolas, Thomas e Noemi. —
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