«Lavoro per una ditta dell’appalto del cantiere ma non ho da mangiare»

Suad, croato di 30 anni, uno dei “clienti” dei fratelli Guido  e Michele Doz che ieri hanno offerto 100 pranzi di pesce ai residenti meno abbienti



È cominciata ieri già dalle 9 in viale San Marco la fila di persone per ritirare il pranzo gratuito di pesce per asporto, nell’ultima iniziativa di solidarietà verso i disagiati prima di Capodanno. Il pranzo è stato offerto da Fish&Spritz dai fratelli Guido e Michele Doz della Cooperativa di pescatori di Monfalcone. «La distribuzione – spiega Michele – doveva cominciare attorno alle 12, ma abbiamo dovuto per forza anticipare. Dovevano essere una cinquantina di persone invece abbiamo consegnato tra 90-100 porzioni. Per noi non è stato un problema, anzi ne avevamo già preparato di più. La bella giornata di sole e questo momento particolare, ci ha fatto sentire bene e soddisfatti perché abbiamo aiutato chi aveva bisogno». Il menù, di tutto rispetto, comprendeva: cappelunghe e cozze gratinate, lasagna ai frutti di mare, sarde fritte e in “savor” e chi voleva una bibita (acqua o un bicchiere di birra). «Ci siamo accorti che tanti non avevano un posto per mangiare a casa – aggiunge Michele Doz – e abbiamo sistemato fuori del locale alcuni tavolini per consumare il pranzo. C’è tanta miseria in giro e solo in queste occasioni si riesce a tastare questa cruda realtà di un mondo che sembra lontano che esiste vicino a noi con tanti bisognosi». Anche il fratello Guido sottolinea che la cooperativa si è impegnata lo scorso anno anche a Trieste dove sono stati preparati dai 400 ai 600 pasti di pesce per i disagiati, in quanto molti non lo comprano perché costa troppo e non è alla portata delle loro tasche. Le storie di queste persone sono uno spaccato di mondo della nostra società.

«Vivo con mia mamma anziana che ha bisogno di assistenza, ho un lavoro precario e a tempo e non riesco a organizzare la mia vita. Ben vengano questi aiuti specie durante le feste per non sentirsi abbandonati da tutti». Lo dice Leone, che ha 50 anni, è di Monfalcone che ha raccontato stenti e sacrifici durante l’ultima iniziativa di solidarietà. Storie simili con poche parole anche da parte di Antonio, Carmen, Lorena, Stefano, Daniela, Fabio, Rosanna e Nicol, giovani, anziani, persone sole, divorziati e separati e disoccupati gruppi di giovani che hanno lasciato la famiglia e vivono assieme ad altri disagiati. Alcuni frequentano anche l’Apsam (Associazione provinciale per la salute mentale). Dalla Croazia si è stabilito in città anche Suad, 30 anni, che vive solo e lavora in una ditta in cantiere «ma non tutte le settimane – dice – e riesco a stento a pagare l’affitto e procurarmi da mangiare. Spero che in futuro cambi qualcosa».

Durante queste feste si sono moltiplicate le proposte di solidarietà a Natale, con diverse realtà del commercio locale che hanno visto in campo il Comune con la terza edizione di “Natale, mai più soli”, poi la Caritas decanale con “Pranzo insieme” nella giornata di Santo Stefano. L’assessore all’Assistenza Giuliana Garimberti ricorda la collaborazione di diverse società della grande distribuzione presente in città come IperSimply, Emisfero, Eurospar Aspiag, Coop Alleanza 3.0, poi Lions Club e anche dalla Cooperativa pescatori di Monfalcone. L’assessore Garimberti ha ricordato, inoltre, che il Lions Club di Monfalcone ha messo a disposizione 10 buoni di spesa da 50 euro cadauno. —





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