Le 500 bandiere rossoalabardate del Mtl arrivate dopo il Giro

Le folli spese del Movimento Trieste Libera. Ora che si sono spaccati in due fazioni (Mtl1 e Mtl2) la resa dei conti è anche contabile. E non riguarda solo la saga di Borgo Grotta Gigante con l’ammanco “monstre” di 60mila euro (17mila euro solo di birra). Ci sono anche le 500 bandiere del Tlt “made in China” acquistate per il Giro d’Italia e arrivate, dopo un blocco alla dogana (anche il Tlt, sembra, paga il dazio), il 4 giugno, due giorni dopo l’arrivo della corsa rosa. Praticamente inservibili. Ora sono nella sede di piazza della Borsa occupata dal presidente destituito Roberto Giurastante, dal suo ideologo di fiducia Paolo G. Parovel e da un gruppo di amazzoni pronte a tutto (l’80% si sono autocertificate come donne).
A rivelare l’inconveniente, il gruppo di “Trieste Libera fondatori”, ovvero i golpisti (quelli che hanno eletto presidente l’ex segretario Vito Potenza) che hanno denunciato il fatto sotto il titolo “Una storia emblematica”. «A febbraio 2014, in vista dell'arrivo del Giro d'Italia, di propria iniziativa ma d'accordo con l'ex presidente Giurastante, un fondatore (Arlon Stok) ha proposto di trovare il miglior fornitore di bandiere a prezzi che il movimento si potesse permettere, e fare un ordine unico. A marzo è stato quindi trovato da Arlon il miglior fornitore in Cina, ed è stato eseguito un ordine di 500 bandiere, da distribuire innanzitutto durante la tappa del Giro. Il pagamento spettava a chi si trovava in sede, e il primo pagamento (su 2) è stato effettuato i primi giorni di aprile» . Poi più niente. «Da allora, fino a quando Arlon - con l'aiuto di alcuni soci di Trieste Libera Impresa - stanco dell'impasse insensata che stava portando alla settimana di arrivo del Giro, ha provveduto a realizzare il secondo pagamento (avvertendo per tempo gli occupatori della sede, senza risposta), è passato più di un mese e mezzo, durante il quale il fornitore, dalla Cina, ha continuato a lamentarsi del mancato pagamento, senza che gli stessi personaggi, dalla sede di Trieste libera fossero in grado di effettuarlo correttamente». Il risultato? «Le bandiere (cinesi, ndr) sono state consegnate il 4/6, appena dopo la tappa del giro. Trieste e la causa del Territorio Libero ringraziano sentitamente per il danno arrecato dalla banda di incompetenti asserragliati in sede». Ma di quanto era la seconda rata per le bandiere del Tlt? Centoventi euro. Bazzecole in confronto (fanno sapere sempre i soci fondatori) del costo documentato per un giubbotto antiproiettile: 1500 euro. Probabilmente griffato. (fa.do)
Riproduzione riservata © Il Piccolo








