Le casette per i rondoni sulla facciata del Dante

«Perfino dormono volando, sono i veri figli dell’aria, come non appassionarsi e prendersene cura? E con essi, i loro simili che sono il sinonimo della primavera?» si chiede Silvana Di Mauro,...
Lasorte Trieste 31/03/14 - Via Giustinano, Scuola Dante, Vigili del Fuoco, Casette Nidi di Rondone
Lasorte Trieste 31/03/14 - Via Giustinano, Scuola Dante, Vigili del Fuoco, Casette Nidi di Rondone

«Perfino dormono volando, sono i veri figli dell’aria, come non appassionarsi e prendersene cura? E con essi, i loro simili che sono il sinonimo della primavera?» si chiede Silvana Di Mauro, presidente dell’associazione Liberi di Volare per spiegare come è nata la sua passione per i rondoni, le rondini e i balestrucci.

Nato due anni e mezzo fa, il sodalizio è impegnato nella campagna per la tutela dei siti di nidificazione 2013-2014 di queste specie di uccelli, classificati come piccoli migratori a lunga distanza, in forte decremento anche a causa della riduzione delle aree adatte alla riproduzione. In tale ambito, ieri grazie al generoso intervento di personale dei Vigili del fuoco, autorizzato dal comandante Dall’Oppio, è stata applicata una decina di nidi artificiali per il rondone (apus apus), il rondone pallido (apus pallidus) sugli edifici della Scuola media e superiore Dante Alighieri. L’operazione è stata compiuta anche grazie alla sensibilità delle presidi Geminiani e Quasimodo, oltre che della Provincia. Nei mesi scorsi, sempre con l’aiuto del Comando provinciale dei pompieri, altre cassette-nido sono state applicate presso la stessa caserma dei vigili del fuoco e al Museo di Storia naturale, con cui “Liberi di Volare” ha da tempo avviato una collaborazione. «Il caso di questa realtà culturale non è l’unico - spiega Di Mauro -: abbiamo organizzato e portato a termine attività di divulgazione e sensibilizzazione in alcune scuole e tra gli enti locali. I rondoni, in genere, non sono per fortuna vittime della caccia ma incorrono in molti altri pericoli. Basti pensare che volano fino a 3mila metri di altezza e dall’Africa arrivano fino a noi senza fare una sola sosta. E come le rondini, eleganti e foriere della bella stagione, sono fedeli ai loro nidi. Mi ci sono appassionata anche per questo». I rondoni maggiori sono già arrivati alle Falesie di Duino, che frequentano abitualmente in primavera ed estate. I rondoni, poi hanno sovente problemi alle ali e alle loro piume, poiché molto lunghe. «A Francoforte in una clinica specializzata - racconta la presidente di “Liberi di Volare” - abbiamo appreso al tecnica d’impianto delle piume».

Ma rondoni, rondini e balestrucci rivestono un ruolo importante di difesa dell’ecosistema e della biodiversità. «Una coppia di rondoni - puntualizza Di Mauro - mangia ogni giorno circa 20mila insetti. Sono loro che contengono il numero di zanzare, ad esempio. Sono gli autentici spazzini dell’aria». Purtroppo sono in declino. E dire che per contrastare la tendenza basterebbe inserire un mattone forato, quale nido potenziale, nei muri degli edifici. È questo uno degli obiettivi, sia per le costruzioni esistenti che per quelle in edificazione, di “Liberi di Volare”. Magari da garantire con una clausola nel Piano regolatore. Per potere continuare ad apprezzare vivaci evoluzioni nei cieli di primavera e vivere un’estate senza l’assillo delle punture d’insetti. (p.p.g.)

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