Le funi da record in mani austriache

Dai russi agli austriaci: passa di mano lo stabilimento triestino sul Canale navigabile di Zaule dove si producono le funi d’acciaio più lunghe e resistenti al mondo per l’attracco delle piattaforme off shore per l’estrazione di petrolio e gas. La storica azienda Redaelli Tecna che ha i due principali insediamenti italiani a Gardone Val Trompia (Brescia) e a Trieste ha infatti reso noto che è stato firmato l’accordo per l’acquisizione da parte di Teufelberger, azienda familiare di successo internazionale che ha il proprio quartier generale a Wels in Austria e che possiede stabilimenti di produzione anche in Repubblica Ceca, Tailandia e Stati Uniti. L’ambito in cui opera è appunto quello dello sviluppo, produzione e distribuzione di funi d’acciaio ad alta performance, cavi in fibra e imbracature. Nel 2015 Teufelberger ha raggiunto un fatturato di 180 milioni, generato per il 90% all’estero. La forza lavoro ha visto un incremento costante fino al raggiungimento delle atuali 950 unità. Teufelberger ha acquisito Redaelli dal gruppo russo Severstal-Metiz, un nome in precedenza tristemente noto a Trieste dato che controllava la Ferriera di Servola travolta dai debiti e finita in amministrazione straordinaria prima di venir acquistata dal Gruppo Arvedi.
Redaelli ha anche un centro logistico a Castegnato in provincia di Brescia e un centro di engineering a Milano dove è collocato il quartier generale del Gruppo, oltre ad aziende controllate in Brasile, Cina e Stati Uniti. Impiega 330 dipendenti e nel 2015 ha conseguito un fatturato consolidato di 92 milioni di euro. Lo stabilimento triestino è fortemente strategico. L’insediamento sul Canale navigabile è avvenuto nel 2009 con un investimento, fatto allora, di 12 milioni di euro. Dal terminal situato di fronte, gestito dalla Frigomar di Artoni-Samer partono non solo i motori prodotti dalla Wartsila, ma appunto anche le gigantesche bobine con le funi Redaelli che possono essere movimentate solo via mare e che hanno come destinazione finale soprattutto il mare del Nord, ma anche la Cina, la Corea, il Golfo del Messico e il Brasile. Storicamente la Redaelli ha legato il proprio nome alla costruzione del più grande ponte sospeso d'Europa: lo Storebaelt in Danimarca e al London Eye, simbolo di Londra. Ha anche fornito funi e cavi a tre stadi dei recenti mondiali di calcio in Brasile. Il 9 settembre 2013 Redaelli è stata insignita del Guinness World Record per la terza volta consecutiva. L’ultima “Flexpack” dei record raggiunge la lunghezza di oltre 4 km, con un peso di 430 tonnellate. L’azienda ha partecipato anche alla straordinaria opera ingegneristica delle nuove funivie del Monte Bianco i cui impianti sono stati realizzati con l’installazione delle sue funi. Le macchine dell’impianto triestino sono state modificate per ingannare i competitor, che pur avrebbero tentato di copiare le innovazioni apportate. Oggi a Trieste sono impiegati solo un paio di decine di dipendenti ma a breve dovrebbe venir messo in atto un progetto di raddoppio dello stabilimento anche perché Redaelli ha già affermato di essere interessata a operare in area di Punto franco: una porzione di quello che copriva l’intero Porto vecchio verrà infatti trasferita proprio sul Canale navigabile.
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