Le migliori chef bisiache Vince la Jota di Cudin sul goulash di Delponte

Terzo posto al concorso a Staranzano per il “tiramisù” di Salomone. Oltre 20 concorrenti in gara, festa all’aperto
Di Ciro Vitiello
Bonaventura Monfalcone-05.10.2014 Gara di cucina-Stalle Rosse-Staranzano-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-05.10.2014 Gara di cucina-Stalle Rosse-Staranzano-foto di Katia Bonaventura

STARANZANO. Un podio tutto al femminile nelle tre categorie del primo concorso “Un giorno da chef in Bisiacaria” che si è svolto ieri alle “Stalle rosse” dell’area parrocchiale di via De Amicis a Staranzano richiamando più di 150 persone. Presenti diverse famiglie con i bambini che si sono divertiti rincorrendosi all’aperto facendo scoppiare tanti palloncini.

Il successo dell’evento è stato favorito anche da una splendida giornata di sole. Ma ecco la griglia vincente. Per i “primi piatti”, vince Maristella Cudin che ha conquistato la giuria con la “Jota”, per i “secondi piatti” Monica Delponte con il “Goulash” e per i “Dolci” Michela Salomone con il “Tiramisu bisiaco”.

Tra i piatti segnalati anche un “pasticcio biologico con ragù di soia” e “pasta con le melanzane”. Tutte le pietanze, sono state distribuite come pranzo ai presenti. Per Marco Arrigoni e Egidio Martone, factotum dell’organizzazione, si è trattato di un grande successo di adesioni, imprevedibili alla vigilia.

In gara si sono presentati 20 concorrenti, ma sono stati accettati anche una cinquantina di ospiti “fuori concorso” per cui era complicato affrontare una così larga partecipazione. Il concorso è nato sul web dal “tam tam” su Facebook da tre associazioni dal nome emblematico: “Te son Bisiaco doc…se te sa cusinar”, “Biaschi doc” e “Sei di monfalcone se..".

«Avevamo esteso le iscrizioni agli amanti della cucina –sottolineano i promotori – per tutti gli appassionati dell’arte culinaria dai 30 ai 60 anni per cui data la consistente partecipazione, non è stato possibile preparare i fornelli per tutti. Per evitare complicazioni di tipo logistico è scattato il “piano B”, consigliando di preparare i piatti a casa, prima di presentarsi davanti alla giuria. Comunque – sottolinea Arrigoni – è stato centrato l’obiettivo di avere tanti interessati dell’arte culinaria della nostra Bisiacaria che hanno portato la propria esperienza nei piatti della tradizione locale».

I partecipanti potevano gareggiare solamente in una categoria. Per i primi si poteva preparare a scelta: pasticcio o lasagne, minestrone di fagioli e jota. Per i secondi: goulash, “useleti scampai”,”sardoni in savor”. Dolci: strudel, tiramisù bisiaco, crostata con qualsiasi farcitura.

La quantità delle pietanze da presentare era di almeno di cinque porzioni (come i giurati). I preparati per il voto sono stati numerati, in forma anonima. La giuria in una scheda ha valutato la migliore pietanza per ogni singola categoria, in base ai seguenti criteri: aspetto, sapore e consistenza. Il vincitore ha ottenuto il punteggio più' alto in questi tre tipi di valori.

Per la cronaca i 5 giurati sono: Massimo Plocher, Eddi Pavatich, Paolo Carraro, Emanuela Guiotto e Bruno Salomone.

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