Le mozioni “double face” sulla grana dei canoni Ater

Tiene banco la questione legata al calcolo dei canoni Ater, rimodulato da quest'anno in base allo strumento dell’Isee. Si sono riunite questa mattina in seduta congiunta, infatti, la Prima e la...
Di Luca Saviano
BRUNI TRIESTE 29 12 05 ATER,UFFICI
BRUNI TRIESTE 29 12 05 ATER,UFFICI

Tiene banco la questione legata al calcolo dei canoni Ater, rimodulato da quest'anno in base allo strumento dell’Isee. Si sono riunite questa mattina in seduta congiunta, infatti, la Prima e la Seconda commissione consiliare, per discutere alla presenza dell’assessore alle Politiche sociali Carlo Grilli due mozioni presentate nelle scorse settimane. La stangata che ha colpito numerosi cittadini, con canoni di locazione che sono in alcuni casi lievitati in maniera sproporzionata, rischia di far collassare l’equilibrio finanziario già precario di alcuni inquilini dell’edilizia popolare. In attesa che l’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio Mariagrazia Santoro intervenga in Consiglio comunale (la sua audizione è prevista nella seduta del 13 marzo), i consiglieri hanno avanzato le rispettive proposte per provare a mettere una pezza a una situazione che sta togliendo il sonno a un non meglio precisato numero di inquilini delle case ex Iacp.

«Gli aumenti degli affitti Ater vanno sospesi - ribadisce Claudio Giacomelli (Fdi), firmatario insieme a Francesco Panteca (Lista Dipiazza) della mozione targata centrodestra -. Il sistema dell’Isee, che si può prestare bene per determinare i contributi sociali annuali, ha invece dimostrato di creare enormi danni se infilato all’improvviso in contratti di lunga durata come quelli delle locazioni Ater. La maggior parte degli affitti, inoltre, viene calcolato in base all’Isee del 2015, sullo stato patrimoniale del 2014, quando la situazione nel 2017 per molte persone risulta spesso peggiorata». La ricetta proposta da Giacomelli è drastica: «La Regione deve assolutamente sospendere questi aumenti - così il capogruppo di Fdi - applicando correttivi a questo Isee o utilizzandolo solo per le nuove assegnazioni. E deve farlo subito, altrimenti tra sei mesi ci sarà una valanga di sfratti per morosità e un impoverimento generale della popolazione che abita nelle case Ater».

L'utilizzo dello strumento Isee per il calcolo dei canoni non viene bocciato dal centrosinistra, «perché lo riteniamo più equo - sottolinea il consigliere dem Giovanni Barbo - e perché già viene utilizzato per l’erogazione dei servizi comunali». Tuttavia, «consci dei problemi sollevati da molti cittadini in seguito a questa nuova modalità di calcolo, ma anche del risparmio riscontrato da altri», il Pd auspica che la questione venga affrontata chirurgicamente.

«Chiediamo che il Comune contenga l’Imu sugli immobili dell'Ater - così Barbo - e che chieda a Regione e governo maggiori trasferimenti, in modo da poter implementare la manutenzione degli alloggi. Chiediamo inoltre di intervenire sui canoni delle famiglie monocellulari con Isee fino a 10mila euro, perché sono quelle che risentono di più dell'introduzione del nuovo meccanismo di calcolo».

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