Le note di “Bella ciao” per salutare Edoardo Ioan
Palmanova, tanti amici per l’addio all’ex presidente dell’Anpi: un grande impegno umano e civile

GONARS. Se n’è andato Edoardo Ioan. I suoi amici, tanti, lo hanno salutato ieri cantando sommessamente “Bella ciao”, una canzone che simboleggia quella lotta al fascismo e a ogni forma di sopraffazione, quell’attaccamento ai valori della democrazia, della giustizia, della libertà che hanno segnato il suo impegno politico e umano. Ioan è morto, dopo aver lottato con coraggio contro la malattia, a soli 62 anni.
E in tantissimi ieri si sono susseguiti nella camera mortuaria dell’ospedale di Palmanova per stringersi accanto alla moglie Francesca e per esprimere la gratitudine nei confronti dell’amico, del compagno di partito, del sostenitore di varie battaglie.
Ioan è stato l’ultimo segretario del Pci di Gonars, presidente per anni dell’Anpi locale, fautore di tante iniziative come quelle dei comitati per la viabilità o quelle per la difesa delle tradizioni contadine. La sua figura è stata ricordata dall’ex sindaco di Gonars, Ivan Cignola, che ne ha richiamato l’impegno umano, civile e politico, descrivendolo come una persona “autorevole, con grande attaccamento alla causa dei diritti, della democrazia e della libertà”. Il suo successore alla guida dell’Anpi, Carlo Del Mestre, ne ha rammentato il profondo antifascismo che «significa scegliere da che parte stare in questo mondo» e la sua concreta convinzione che «fare politica significhi prima di tutto agire per la libertà e l’uguaglianza». Un ricordo, quello che lascia Ioan, che riemergerà ogni volta che, come ha ricordato Giorgio Cojaniz, «ci sarà un fascismo da combattere, un popolo oppresso da liberare». Tanta la commozione dei presenti ieri quando la storica Alessandra Kersevan ha intonato Bella Ciao o quando la bara, avvolta nella bandiera rossa della sezione mai nata del Pci di Fauglis, se n’è andata sulle note di Everybody's Talking, come da Ioan desiderato.
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