Le nuove Terme Romane con concessione di 9 anni

Terme Fvg Srl, società nata nel marzo 2017 e condotta dall’amministratore delegato Salvatore Guarneri, attuale gestore dell’impianto di Arta Terme, si è aggiudicata la gestione delle Terme romane di Monfalcone. Unica partecipante al bando indetto dal Comune, dopo l’uscita di scena del precedente gestore, la società è risultata vincente presentando un aumento dell’1% sul valore dei canoni per la concessione nell’arco dei 9 anni posto a base di gara dall’ente locale. Terme Fvg andrà quindi a versare complessivamente nelle casse del Comune tra quest’anno e il 2026 compreso 203.313 euro, Iva compresa, affiancati da una quota di investimenti previsti e dichiarati di 180.950 euro da spalmare sempre nel periodo di 9 anni.
Tra gli obiettivi del bando c’erano del resto l’espansione dell’attività attraverso l’apertura dei servizi sei giorni a settimana, orario continuato per dieci ore giornaliere, a fronte di 11 mesi all’anno garantiti. Il Comune puntava inoltre sulla fisiokinesiterapia, per la quale viene considerato necessario l’accreditamento regionale, ma anche sulla realizzazione di interventi di miglioramento delle attrezzature dello stabilimento, la formazione e iniziative di promozione in funzione di un turismo termale, al quale affiancare l’attività di Promoturismo Fvg. In base al bando il 70% dei punti sarebbe stato attribuito in base alla qualità tecnica dell’offerta e solo il 30% per il prezzo. Era stato inoltre stabilito di ammettere alla fase successiva di gara gli operatori economici che avrebbero ottenuto il punteggio minimo di 40 punti sui 70 attribuibili al massimo per la qualità tecnica. La commissione di gara, in sede di valutazione della coerenza tra il piano economico-finanziario presentato nell’offerta economica e quanto dichiarato nell’offerta tecnica, ha comunque richiesto alla società proponente una serie di integrazioni. In sostanza, la commissione ha chiesto un approfondimento sulla declinazione delle tempistiche di realizzazione degli investimenti indicati nell’offerta tecnica (le quote investimenti extra sono pari a 20.105,60 euro all’anno). È stata domandata anche una maggiore esplicitazione di quanto dichiarato in relazione al personale “di area sanitaria”. Le integrazioni inviate dall’operatore economico sono state considerate però “adeguate ed esaustive esenti da vizi di illogicità, contradditorietà ed irragionevolezza” e quindi in grado di confermare la congruità dell’offerta nel suo complesso. Il Comune ha quindi proceduto a confermare l’aggiudicazione che diventerà effettiva non appena saranno concluse le verifiche di legge. Quindi ad aprile. La maggioranza di Terme Fvg Srl, 52%, è appannaggio del Sanatorio Triestino (sempre guidato dall’ad Guarneri) che già gestisce le case di riposo accreditate dal Sistema sanitario regionale; quindi la Git di Grado (30%), società di capitali con partecipazione pubblica, controllata da Promoturismo Fvg, la Cooperativa Grado Riabilita (9%) che ha rilevato l’Ospizio Marino e con relativa gestione, infine Nord Care Srl (9%). Soggetti tutti esterni e che, secondo i consiglieri del M5S Gualtiero Pin e de La nostra città Annamaria Furfaro, pongono qualche interrogativo sull’effettivo impegno a sviluppare in modo importante l’impianto termale monfalconese. Anche nell’ultima seduta del Consiglio comunale, intervenendo sui macro-obiettivi del bilancio 2018, Pin ha posto il problema dell’assenza di un progetto complessivo di crescita, richiamandosi a quello, che prevedeva tra l’altro una piscina esterna e quindi un’espansione nel wellness, elaborato dalla giunta Pizzolitto.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo