Le realtà del sociale alla ricerca di soluzioni per gli anziani soli



È sorta per volontà dell’associazione italiana di Psicogeriatria, è approdata per la prima volta a Trieste sotto la spinta dell’Aris (Associazione ricerca e interventi sociali) e della Fondazione “Berta e Alfredo Giovanni Dorni”. Si tratta della “Giornata nazionale contro la solitudine dell’anziano”, ricorrenza di metà novembre tradotta in una tavola rotonda ospitata al Circolo della Stampa di Trieste e abitata da rappresentanti del Comune, tra cui l’assessore Caro Grilli, dell’Asuits, delle sigle organizzatrici e varie realtà associazionistiche come Croce Rossa, Unitalsi, Filo d’Argento, Trieste Altruista e Uneba (settore socio – sanitario).

Molte voci quindi e una sola missione, quella di rendere la “Giornata Nazionale” non solo celebrativa ma foriera di possibile sviluppi. Si parte da un dato certo, quasi storico, quello che colloca Trieste ai vertici dei picchi di anzianità: «Molte delle case di riposo in città andrebbero intanto riqualificate – ha espresso Giuliano Cecovini, presidente dell’Aris – da medico dico che è la prima cosa da fare al servizio degli anziani. Detto questo, ritengo che si debbano sviluppare poi stimoli, opportunità di socializzazione».

Trieste «resta una città colta», ha aggiunto: «L’anziano deve continuare sul piano della condivisione di percorsi e progetti anche culturali. Anche così la solitudine è combattuta, e con essa anche il possibile pericolo della depressione, tema spesso presente per chi non dispone di compagnie e interessi». —



Riproduzione riservata © Il Piccolo