Le star Manfé e Borghese incantano Monfalcone

A “Magici sapori” i volti di MasterChef si schierano a favore dei prodotti locali Luca: «Negli Usa proporrò la cucina del Fvg». Alessandro: «La cucina è arte»
Di Stefano Bizzi
Bonaventura Monfalcone-03.05.2014 Terra di magici sapori-Incontro con Luca Maffè-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-03.05.2014 Terra di magici sapori-Incontro con Luca Maffè-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

«Mantenere le tradizioni è fondamentale, altrimenti ti uniformi». Il pordenonese vincitore dell’edizione 2013 di MasterChef Usa Luca Manfé ha interpretato alla perfezione il tema di fondo della manifestazione “Terre di magici sapori”. Nel raccontare la sua avventura al pubblico di Monfalcone, ieri mattina ha spiegato quella che è la sua idea di cucina e di food-business. Lunedì prossimo uscirà negli States il libro con le 62 ricette che hanno segnato la sua vita, ma la fama ottenuta grazie al successo nell’edizione americana del talent-show dedicato ai fornelli, non lo ha cambiato; ha anzi contribuito a rafforzare le sue convinzioni sull’importanza delle radici di ciascuno. Conquistata la finale di MasterChef grazie al frico, ora sta cercando il luogo giusto per aprire a New York l’omonimo ristorante dove proporre cucina e vini del Friuli Venezia Giulia. «È importante che il ristorante non sia generico, ma che offra i prodotti della mia terra - ha sottolineato Manfé -. Il libro sarà il mio biglietto da visita per dire da dove vengo: da una regione che negli Stati Uniti è ignorata. Dal punto di vista del business, ho l’opportunità di lanciare prodotti sconosciuti oltreoceano. Una volta che si assaggia, il frico non lo si dimentica più».

In piazza della Repubblica Manfé ha anche svelato un anteprima: i vini del ristorante newyorkese saranno forniti dalla cantina cividalese di Joe Bastianich. Quanto ai giudici del talent-show, ieri pomeriggio a Monfalcone ha fatto tappa anche Alessandro Borghese. Tra gli altri programmi, ha condotto con Lidia Bastianich e Bruno Barbieri la prima edizione di Junior MasterChef Italia e, non a caso, ad ascoltarlo accanto agli adulti c’erano anche molti giovani. In un tendone colmo di pubblico, oltre a raccontare la propria storia e a presentare il libro “Tu come lo fai?”, il cuoco e showman da un lato ha invitato i ragazzi e le ragazze a stare vicini alle nonne e alle mamme per imparare, ma ha anche chiesto ai “custodi delle tradizioni” d’insegnare alle nuove generazioni i propri segreti culinari. «La cucina è bella perché è stimolante», ha sottolineato Borghese che parlando dell’esperienza fatta a Junior MasterChef ha spiegato come i concorrenti per un mese e mezzo abbiano sperimentato in maniera autonoma e ha precisato che non sono mai stati aiutati dal punto di vista gastronomico. «Da parte dei ragazzi c’è la voglia di imparare. Vogliono conoscere il territorio e le materie prime. Questo è allo stesso tempo arte e cultura».

L’incontro con Borghese è stato anticipato da quello con i giornalisti e scrittori Roberto Covaz e Giacomo Scotti dove di territorio e di cultura si è parlato in abbondanza partendo dal libro “Da Cherso al Carso, Istria e istriani in cucina e a tavola-Proverbi popolari in versi o quasi” realizzato da Scotti per il Comune di Monfalcone. «Attraverso la gastronomia - ha detto Covaz - passa la cultura dei vari popoli che si incrociano. Lo si capisce bene dal libro di Scotti e il vino è l’inchiostro ideale per scrivere di queste memorie».

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