Le strisce fantasma in corso Italia C’è il cartello ma non le zebre

Sono sempre state lì. Per anni e anni. Solo che, dopo i lavori, non sono state più ritinteggiate. Le strisce pedonali in corso Italia, davanti alla Farmacia all’Orso bianco, sono diventate... fantasma.
Il cartello verticale che le preannuncia c’è ancora e conferma che lì, un pedone, può passare e può, soprattutto, avere la precedenza rispetto alle automobili di passaggio nei due sensi di marcia.
Ma le zebre, a terra, non ci sono, non sono state più realizzate, hanno dimenticato il colore in chissà in quale magazzino. E, allora, chi è solito muoversi a piedi in città viene assalito da un dubbio atroce: «Io passo lo stesso perché il cartello dice che le strisce pedonali ci sono anche se non sono segnate a terra. Ma l’automobilista di fermerà? O mi manderà a quel paese?».
Provare per credere. Almeno otto volto su dieci il pedone, pur essendo dalla parte della ragione, verrà ricoperto dagli improperi di chi sta alla guida. «Non ci sono le strisce a terra. Stai al tuo posto», la traduzione educata del pensiero dell’automobilista. E vagli a spiegare che c’è il cartello verticale che, invece, parla chiaro e dà libero passaggio a chi va a piedi.
Basterebbe poco. Basterebbe un bel vaso di vernice bianca per ripristinare le zebre fantasma. Si eviterebbero risse verbali ma, soprattutto, si tutelerebbe la sicurezza, evitando pericolosi incidenti che quando coinvolgono i pedoni non sono mai, proprio mai, banali. —
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