Le vacanze in tempo di crisi: più corte e in posti vicini

Il calo delle prenotazioni tocca il 50%. Le agenzie di viaggio: «Privilegiati i viaggi last minute o i centri benessere. L’importante è risparmiare»
Altran Mf-Agenzie viaggi
Altran Mf-Agenzie viaggi

Più corte, più economiche, possibilmente alla ricerca di soluzioni alternative, dove si possa coniugare il risparmio al divertimento. La scure della crisi si è abbattuta in modo deciso anche sulle vacanze dei triestini. Tra tasse, bollette, rincari del carburante, le famiglie di casa nostra hanno dovuto rivedere le ferie estive, tagliando i costi. Rispetto agli scorsi anni, si è registrato un calo di prenotazioni che va dal venti al quaranta per cento, e che in alcuni casi ha toccato la soglia del cinquanta per cento. Come dire che quasi un triestino su due ha dovuto rinunciare alle tanto agognate vacanze fuori porta.

Chi invece, nonostante la crisi, ha voluto concedersi un periodo di riposo ha ridotto il budget a disposizione, in alcuni casi lo ha dimezzato, cambiando radicalmente le proprie abitudini. Se in passato la vacanza veniva programmata per tempo, adesso al contrario si punta sul viaggio dell’ultimo minuto. «I triestini sono diventati selettivi – spiega Rina Rusconi dell’Agenzia Viaggi di via degli Artisti -. Adesso non si sceglie più la meta in anticipo, ma si calcola il budget a disposizione per il soggiorno e si cercano le offerte last minute che si adattano alla situazione. In pratica si privilegia l’aspetto economico alla scelta del luogo. Vanno molto i pacchetti benessere in Austria e Slovenia, e le gite in gruppo a carattere culturale».

Non si scelgono più le mete perché vanno di moda. Adesso le risorse vanno ottimizzate al massimo. «Il triestino è godereccio per natura e non rinuncia facilmente alla sua vacanza – precisa Serena Cividin -. Semplicemente ha cambiato prospettiva, sceglie un viaggio intelligente. Quello che è importante è stare bene in quei giorni e rientrare a casa soddisfatti, senza avere speso troppo».

Ma quale è l’identikit di chi va in vacanza anche in tempo di difficoltà economiche? In questo momento il viaggiatore tipo anche a Trieste è prevalentemente single, oppure in gruppo di amici. In calo la coppia giovane senza figli. «Sicuramente nelle nostre prenotazioni il segmento che è totalmente sparito è quello della coppia sposata con figli piccoli – racconta Lorenzo Covacih di Key Tre Viaggi -. Per loro non c’è più lo spazio per permettersi una vacanza. In generale comunque si punta al risparmio deciso come possono essere i campeggi. Ecco che allora diminuisce la durata della vacanza, ma si accorcia anche il chilometraggio per raggiungere il luogo prescelto, dove vengono privilegiate le distanze abbordabili, in Italia o al massimo nelle terre d’oltre confine come Slovenia, Croazia ed Austria. Anche il mezzo usato deve essere economico, meglio la macchina, il pullman il treno e il traghetto. L’aereo si prende con il contagocce. «Si cercano soluzioni alternative ed economiche – spiega Patrizia Derni di Julia Viaggi -. Vanno molto i pacchetti salute, ma anche l’agriturismo o i bad and breakfast».

Pierpaolo Pitich

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