L’eccezione Ilcam di Zamò, impresa sana

Solo a Cormons assicura lavoro a 500 dipendenti. Leader europeo nella realizzazione di frontali
Bumbaca Gorizia Lavoratori alla ILCAM ©Foto di Roberto Coco
Bumbaca Gorizia Lavoratori alla ILCAM ©Foto di Roberto Coco

I sindacati lo evidenziano con forza. Nella nostra provincia l’Ilcam spa è, probabilmente, l’unica realtà che naviga sicura, almeno per ora, tra i flutti della crisi.

L’azienda si compone di tre divisioni focalizzate nella produzione di frontali in legno massiccio, impiallacciato e pannello nobilitato strutturato, termoformati con foglia termoplastica, e laccati.

Lo stabilimento è costituito da 66.000 metri quadrati di cui 40.000 coperti e la forza-lavoro ammonta, solo a Cormòns, a quasi 500 dipendenti. «In realtà, c’è stata una leggerissima flessione negli ultimi tempi ma si è trattato di un alo appena accennato», sottolinea Andrea Di Giacomo, segretario provinciale della Feneal–Uil che, comunque, evidenzia la grande solidità della Ilcam.

Dal sito web dell'azienda: «Ilcam è stata fondata nel 1959 da Tullio Zamò a Manzano, cuore di uno dei principali distretti dell'industria del mobile in Italia. Attualmente la società è condotta dai figli Pierluigi e Silvano. In seguito, numerose fabbriche sono state avviate sia in Italia che all'estero (Ilmest in Slovenia e Ilrom in Romania). Dall'inizio del 2000 l'azienda si è trasferita a Cormons, dove sono state raggruppate le produzioni italiane e 400 persone. Grandi energie sono state impiegate per raggiungere l'attuale posizione di leader europeo nella produzione di frontali per l'industria del mobile con un organico di oltre 800 persone. 'ampia gamma di prodotti e la grande capacità produttiva di più di 40.000 pezzi al giorno dimostrano il costante impegno, la competenza e la creatività del personale».

(fra.fa.)

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