L’esperienza delle strutture di Ostia a di Milano
Casa parto e casa maternità: nomi affini con caratteristiche diverse che, dopo la chiusura del Punto nascita di Gorizia, rimbalzano sui giornali e sui tavoli della politica. Entrambe le strutture mettono al centro la nascita non medicalizzata, naturale con la centralità di madre-bambino-padre, in un ambiente il più possibile accogliente e intimo, con accompagnamento psicologico e medico all'evento.
Vi sono però delle differenze: abbiamo chiesto quali alle responsabile della casa del parto di Ostia e della prima casa maternità in Italia "La via lattea" di Milano
L' "Acqualuce" di Ostia è nata nel 2009 all'Asl Roma D, dispone di due stanze ed è collegata attraverso un tunnel al reparto di ostetricia dell'ospedale. «Ogni anno, spiega la responsabile delle ostetriche, dottoressa Rita Gentile vi sono 43 parti, di questi il 20% è di primipare, con età media attorno ai 35 anni». Di norma, le donne si rivolgono alla casa fra la 32 e 35esima settimana di gravidanza. Viene fatta una selezione, in base a criteri di inclusione definiti dalla Regione Lazio. Un pregresso parto gemellare o cesareo preclude l'accettazione. La puerpera viene seguita da un'ostetrica e resta nella casa per le 24 ore successive alla nascita.
Livia Magistrati ha fondato negli anni Novanta la prima casa maternità italiana a Milano, gestita da educatrici e ostetriche. Ogni anno i parti sono 30, oltre 100 donne seguite a diverso titolo; per accompagnamento al parto in ospedale, per consulenze sull'allattamento o posizione podalica del bimbo o per corsi di preparazione. La cooperativa segue le linee guida della regione Lombardia ma non gode di finanziamenti e dunque la retta è di circa 3mila euro per parto. «Sono donne di età fra i 32 e 36 anni, spiega l'educatrice Livia Magistrati, molte al primo figlio. Di ceto culturale medio-alto, dal punto di vista culturale più che economico. Coppie disposte a risparmiare o fare sacrifici per vivere in modo naturale e personalizzato la nascita del figlio».
La struttura garantisce la presenza 24 ore su 24 di due ostetriche sulle 5 che ne fanno parte e dispone di due stanze per travaglio e parto. In caso di complicazioni l'ospedale dista 20 minuti in auto, come prescritto nelle linee guida regionali molto dettagliate. Le donne vengono seguite dall'inizio della gravidanza o dal settimo mese fino al primo anno del bambino, sia casa sia in sede. Dunque nomi simili ma costi e percorsi assai differenti.
Margherita Reguitti
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