L’ex assessore Edera passa dalla politica all’arte: «Via le incrostazioni dalla realtà»

L’ex assessore, un tempo con i Cittadini, espone le sue opere in via Tivarnella a Trieste
Micol Brusaferro
Emiliano Edera nella galleria di via Tivarnella 5. Foto di Andrea Lasorte
Emiliano Edera nella galleria di via Tivarnella 5. Foto di Andrea Lasorte

TRIESTE Dal ruolo di politica a quello di artista. Dall’impegno come assessore comunale e consigliere regionale alla prima mostra personale visitabile da oggi. Si intitola “L’Apparir del Vero” l’esposizione di Emiliano Edera, che ormai da qualche anno ha abbandonato la politica.

Nel frattempo ha ripreso a pieno titolo il suo lavoro, si è dedicato alla famiglia e a una passione mai sopita, quella per l’arte. Dal 2006 al 2011 ha ricoperto il ruolo di consigliere comunale a Trieste, rieletto nel maggio del 2011, quando è stato nominato assessore. Nell'aprile del 2013 è stato eletto consigliere regionale nella lista dei “Cittadini” risultando il candidato con il maggior numero di preferenze nella circoscrizione di Trieste.

Tra le altre cariche assunte, nel 2014 è stato eletto presidente del Comitato provinciale della Fidal e poi del Panathlon club Trieste Muggia. «Per anni ho mantenuto la riservatezza sul fronte “artistico” - spiega - considerando la priorità dell’impegno politico, poi le cose sono cambiate. Questa prima personale è frutto del lavoro di quasi un anno, con la tecnica dell’incisione su lastra di zinco a monotipo.

Le immagini quindi non sono ripetibili. Son sempre stato un appassionato d’arte, e da una decina di anni ho iniziato a dedicarmi prima alla scultura e poi all’incisione, sotto la guida del maestro Franco Vecchiet».

La mostra trasmette un messaggio: «La società moderna influenza significativamente il nostro modo di relazionarci al mondo condizionandoci con sovrastrutture o meglio incrostazioni che ci impediscono di vedere la realtà per quella che è. L’intento di questo ciclo è di rappresentare, attraverso dittici o trittici, il tentativo dell’uomo di togliere queste incrostazioni e avvicinarsi quanto più possibile alla verità. Nella consapevolezza che, essendo un essere finito, non potrà mai raggiungere compiutamente il proprio obiettivo».

La mostra, con dodici opere, è allestita in via Tivarnella 5, curata da Enea Chersicola, visitabile fino al 10 ottobre.

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