L’ex responsabile del reparto: «Vantaggi per degenza e cure»

La soddisfazione di Germani, già direttore facente funzioni, in pensione da qualche settimana. «Prima della pandemia 25 mila accessi l’anno» 
Foto BRUNI Trieste 08.02.2021 Nuovo Pronto Soccorso Burlo Garofalo--dott.Germani
Foto BRUNI Trieste 08.02.2021 Nuovo Pronto Soccorso Burlo Garofalo--dott.Germani

il personaggio

«Ho insistito con tutte le dirigenze passate per arrivare a questo risultato, attraverso il quale sarà possibile gestire i pazienti con patologie acute concludendo il percorso di degenza nella Pediatria d’urgenza e aumentando il livello di intensità delle cure».

Claudio Germani è stato fino a poche settimane fa, quando è arrivata la pensione, il direttore facente funzioni della Struttura complessa Pediatria d’urgenza e Pronto soccorso pediatrico dell’Irccs Burlo Garofolo, un reparto «dove c’è sempre stata una criticità in merito agli spazi. Il Pronto soccorso nel periodo pre Covid aveva una media di 25 mila accessi all’anno e di questi almeno un migliaio di minori restava in osservazione». I numeri durante la pandemia sono drasticamente calati: «Nella prima fase da marzo dello scorso anno a giugno abbiamo avuto una riduzione del 60% degli accessi, il resto dell’anno il dato è stato circa del 30% in meno».

Germani si era avvicinato al Burlo nel 1981 per la tesi di laurea, poi nel 1989 un’esperienza in un altro ospedale e il ritorno a Trieste nel 1995. A inizio 2018 la nomina a direttore facente funzioni. «Ora – sottolinea lo stesso Germani riagganciandosi all’inaugurazione di ieri – ci sono nuovi spazi e i posti letto sono stati portati da quattro, di cui uno solo in isolamento, a sette, tre dei quali di isolamento a pressione negativa. Questo consentirà di ridurre i trasferimenti dei bambini nella Clinica pediatrica, una situazione che causava alcune criticità a un reparto che lavora soprattutto sulla programmazione».

Sul fronte degli accessi impropri, una delle principali difficoltà dei Pronto soccorso, l’ex primario spiega che «è un fenomeno complesso e vasto, presente sicuramente anche nelle realtà pediatriche. Uno dei temi da approfondire è l’impossibilità per molti lavoratori, a causa delle nuove forme contrattuali contrassegnate da una riduzione dei diritti, di avere permessi per accompagnare i bambini dal pediatra. Uno degli orari in cui c’è una pressione maggiore al Pronto soccorso del Burlo è infatti quello serale quando i genitori si rivolgono all’ospedale non potendo più andare dal medico di riferimento». —



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