Lignano apre il primo soccorso Trasferiti i casi gravi e Covid-19

Dal 15 giugno in via Tarvisio a Sabbiadoro ritorna il presidio Stessa organizzazione degli anni scorsi, attesi meno turisti per il blocco dei confini

Nicoletta Simoncello/LIGNANO

Da ieri la stagione balneare è iniziata, ma a Lignano il pronto soccorso non è ancora attivo: la struttura aprirà a metà giugno. «Speravo che il servizio, normalmente attivato con le festività pasquali, partisse già questo fine settimana con l’avvio della stagione, ma il tutto è rimandato, per la complessità della gestione della situazione dettata dall’emergenza sanitaria, al prossimo 15 giugno», fa sapere Marina Bidin, assessore alla Salute del Comune della città marittima. Il punto di primo intervento, che si trova in via Tarvisio a Sabbiadoro, «rappresenta un presidio importante durante la stagione estiva e potrà contare inizialmente sulla presenza della guardia medica turistica e, poi, sulla disponibilità di un medico e un infermiere 24 ore al giorno. I bandi per la guardia medica turistica sono già stati avviati e verranno assicurati anche i mezzi di soccorso come nelle passate stagioni», è la rassicurazione che viene da Riccardo Riccardi, vicepresidente della Regione con delega alla Salute, a margine dell’incontro con il sindaco di Lignano Luca Fanotto. «In questa fase dell’emergenza coronavirus – specifica Riccardi – la struttura di Lignano dovrà effettuare un’azione di triage sul Covid-19. In questo modo i pazienti che hanno sintomi riconducibili al coronavirus verranno immediatamente isolati e trasferiti all’ospedale di Latisana, dove saranno sottoposti a tampone, mentre gli altri, invece, saranno assistiti in loco. Verrà infatti garantita una separazione dei percorsi che tuteli gli utenti ed il personale sanitario».

Nella struttura l’attività svolta sarà molto simile a quella degli anni precedenti: «Ci stiamo organizzando con le stesse modalità degli anni passati, fatta salva la particolare attenzione per la procedura da seguire in eventuali casi di contagio da coronavirus – spiega Massimo Braganti, direttore dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale –. Il punto di primo soccorso è deputato ad accogliere i codici bianchi e verdi, in caso di codici rossi le persone vengono trasportate all’ospedale di Latisana, come nel caso di contagio da Covid-19». Inoltre, «la quantità di personale sarà la stessa di sempre, ma la minor affluenza di turisti, per la situazione dell’emergenza sanitaria e dall’incertezza sull’apertura dei confini, fra Stati soprattutto, permetterà di far fronte alla partita anti-coronavirus. I livelli di soccorso saranno garantiti». In supporto ci sarà la Sogit di Lignano, «che già in questi mesi sta facendo un ottimo lavoro nei confronti della comunità e che ringrazio – aggiunge l’assessore Bidin –. Il pronto soccorso rappresenterà anche quest’anno una certezza per cittadini e turisti, che spesso prenotano a Lignano perché c’è la garanzia del primo soccorso: come assicurato dall’assessore Riccardi, sono state stilate tutte le misure da seguire in caso di contagio dal virus».—

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