Limpido lascia Il testimone passa a Premier

Marco Bisiach
Cambio della guardia nel ruolo di Consigliera di parità dell’Area vasta goriziana. Al posto di Anna Limpido, chiamata a ricoprire lo stesso compito con competenza però regionale, e dimissionaria dunque dallo scorso aprile, è stata incaricata Francesca Premier.
Ventotto anni, goriziana e figlia di quel Roberto Premier ben conosciuto dagli sportivi (isontini e nazionali) come uno dei grandi nomi della pallacanestro italiana degli anni Ottanta e Novanta, la nuova Consigliera di parità è avvocato praticante in uno studio legale della città, ed è stata nominata dal Consiglio delle autonomie locali assieme alle colleghe Laura di Pinto per Trieste, Teresa Dennetta per Udine e Sara Marchi per Pordenone. Per il momento Premier non si sbilancia su programmi e progetti specifici - «prima di tutto mi dovrò confrontare con le altre consigliere e con la nostra coordinatrice regionale Limpido, ci sarà tempo per parlarne», dice , ma inizia con entusiasmo questa nuova avventura professionale. «Sarà un percorso ricco e impegnativo – spiega Francesca Premier -. Io e le mie colleghe ci impegneremo per il territorio, con la consapevolezza di ricoprire un ruolo delicato, specie in un momento storico come quello che stiamo vivendo, nel quale il tema delle pari opportunità riveste un’importanza crescente. Parliamo di questioni, del resto, che quotidianamente mi trovo ad affrontare nella mia professione».
Tra i progetti già lanciati da Limpido che comunque verranno portati avanti anche dal nuovo corso, quello del protocollo Facciamo rete, sottoscritto sotto l’egida del prefetto Ricciardi tra tutte le parti sindacali, il punto di ascolto antimobbing, l’ordine dei medici e farmacisti, Federfarma, Asugi e i 25 Comuni dell’Isontino.
Con la nomina di Francesca Premier e delle altre Consigliere di parità di area vasta si ricostituisce così la rete di punti di riferimento territoriali coordinati a livello regionale dall’avvocato Anna Limpido, finita nei giorni scorsi al centro delle polemiche dopo il post pubblicato su Facebook a proposito del dibattito sul Ddl Zan. Un post, lo abbiamo raccontato, definito inaccettabile da larga parte del centrosinistra, ma difeso invece da Ugo Previti della Uil Fvg, che ha parlato di «tanto rumore per nulla», aggiungendo che «le opinioni espresse sono sacrosante e sinonimo di libertà di pensiero, e debbono essere rispettate». —
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