Linee marittime, l’Adriatico si apre all’Ue

FIUME. La grande battaglia dell'Adriatico. Il ministero croato del Mare e Trasporti ha confermato che in primavera - o comunque prima dell'inizio dell'alta stagione turistica 2017 - saranno banditi i concorsi internazionali per la concessione di 47 tratte nelle acque croate dell'Adriatico. Un passo che segnerà l'inizio della liberalizzazione dei trasporti via mare in Croazia, settore finora gelosamente custodito da Zagabria che però, in seguito all'adesione all'Unione europea, dovrà aprirlo alla concorrenza straniera.
La cosa sarebbe dovuta avvenire già dal primo gennaio 2017, ma ci sono stati ritardi di natura politica, con la caduta del governo Oreškovi„ e lo svolgimento di elezioni parlamentari straordinarie, che hanno complicato di parecchio l'iter per la liberalizzazione. Che partirà dunque dal primo gennaio 2018, previa firma dei contratti di concessione con le armatrici che si saranno imposte alle gare per i 23 collegamenti di traghetto, 14 di catamarano e 10 classici o lungoadriatici. Attualmente l'armatrice fiumana Jadrolinija ha la concessione su 34 linee, mentre le altre spettano alle varie Rapska plovidba, Kapetan Luka, Linijska nacionalna plovidba e varie armatrici minori. Tutte rigorosamente croate. Tra 11 mesi, almeno in teoria, non sarà più così e probabilmente nelle acque croate vedremo navigare ferry italiani, greci o di altri Paesi.
A Palazzo Adria a Fiume, sede di Jadrolinija, sono convinti di poter mantenere la concessione sulle 34 tratte, dall'alto della loro flotta (49 unità), dell'esperienza e del know-how maturato in 70 anni di attività. Per il direttore generale della società, Alan Klanac, l'obiettivo non è solo quello di avere nuovamente la gestione dei 34 collegamenti, ma anche di poter contare su nuove tratte. Secondo voci ufficiose che giungono dalla capitale croata, le concessioni dovrebbero avere la durata di 6 anni. È certo però che gli equipaggi delle imbarcazioni in servizio dovranno conoscere la lingua croata e rispettare gli standard croati nell'ottenimento dei vari certificati. Ciò varrà anche in presenza di navi d'oltreconfine.
«Non posso al momento fare nomi, ma confermo l'interesse manifestato da armatori stranieri e croati per le concessioni - ha dichiarato da Ivan Frani›evi„, direttore dell'Agenzia croata per i trasporti marittimi di linea costieri - avremo le gare entro la fine della primavera e tutto dovrà essere pronto entro il prossimo 31 dicembre. Saremo noi a fissare le condizioni e l'ammontare del canone di concessione».
Interessante rilevare come solo cinque tratte non abbiano bisogno dei sovvenzionamenti statali croati perché non producono perdite e quattro riguardano la Jadrolinija e sono la Valbisca-Smergo, la Brestova- Faresina, la Prizna- Zigljen e la Spalato-San Pietro di Brazza. La quinta spetta alla Rapska plovidba ed è la Stinica-Mišnjak.
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