L’Isis della Bassa friulana a capo di ventuno scuole

CERVIGNANO. L’Isis della Bassa friulana è il nuovo capofila dell’ambito IX, che comprende in tutto 21 scuole (gli Isis di Codroipo, Latisana, Cervignano e gli Istituti comprensivi di Pavia di Udine,...
Bonaventura Monfalcone-19.02.2015 Istituto comprensivo Malignani-Liceo Einstein e preside-Cervignano-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-19.02.2015 Istituto comprensivo Malignani-Liceo Einstein e preside-Cervignano-foto di Katia Bonaventura

CERVIGNANO. L’Isis della Bassa friulana è il nuovo capofila dell’ambito IX, che comprende in tutto 21 scuole (gli Isis di Codroipo, Latisana, Cervignano e gli Istituti comprensivi di Pavia di Udine, Manzano, Pasian di Prato, Sedegliano, Lestizza, Mortegliano, Codroipo, Pozzuolo, Palazzolo dello Stella, Lignano, Aiello, Rivignano, Gonars, Palmanova, Latisana, San Giorgio di Nogaro, Aquileia e Cervignano). In seguito all’approvazione della legge sulla “Buona scuola” il sistema scolastico regionale è stato rivoluzionato con la creazione di 11 ambiti territoriali, cui saranno delegate ampie competenze amministrativo-gestionali. L’ambito IX è uno dei più estesi. Capofila di questo complesso territoriale, come detto, sarà l’Isis di Cervignano, attualmente guidato dal dirigente Aldo Durì, con il quale si è congratulato il sindaco, Gianluigi Savino, che vede, dopo il riconoscimento del Comune come capofila dell’Uti dell’Agro Aquileiese, premiata ancora una volta la centralità e l’importanza assunta dalla cittadina.

«Il coordinamento di questa nuova circoscrizione scolastica – il commento di Durì – non sarà certo una passeggiata. La legge parla chiaro in merito: le reti d’ambito sono chiamate a gestire in comune numerose funzioni e attività amministrative e a realizzare progetti e iniziative didattiche, educative, sportive o culturali di interesse locale. Così, tanto per fare degli esempi concreti, la rete guidata dall’Isis della Bassa potrà decidere di utilizzare docenti dotati di particolari professionalità per insegnamenti opzionali e specialistici (educazione musicale e teatrale, scambi internazionali, patente Ecdl, integrazione degli stranieri, avviamento allo sport, insegnamento delle lingue)». «Definirà anche i piani di formazione del personale scolastico (dovrebbe essere stanziata una cifra vicina agli 800 mila euro) – indica Durì –, centralizzerà particolari funzioni amministrative (contributi, pensioni, ricostruzioni di carriera) e gestirà il personale in esubero». Durì si dice soddisfatto ma non nasconde le sue preoccupazioni. «Gestire una struttura così complessa, adempiere a compiti così impegnativi richiederà grandi risorse, umane e finanziarie – riflette il preside –. La legge prevede che tutto ciò sia realizzato senza ulteriori oneri a carico dello Stato. Ad ogni modo a me le sfide impossibili piacciono. Voglio ricordare che anni fa ho proposto le stesse cose sollevando un polverone. Certo vedere riconoscere, a posteriori, che le mie intuizioni non erano così sbagliate, non mi dispiace».

Elisa Michellut

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