Lite sulla mascherina tra addetto e cliente: poliziotti al discount a Monfalcone

MONFALCONE Si avverte nervosismo, negli ultimi tempi, tra le corsie dei supermercati e il motivo è sempre quello: le restrizioni da adottare, in ossequio ai dpcm e alle ordinanze regionali, in materia di contenimento del Covid-19. Lunedì mattina, per esempio, all’Eurospar di via Rossini è dovuta intervenire una volante del commissariato per il parapiglia tra un cliente e un dipendente del discount. Lo conferma il vicequestore Stefano Simonelli. Tutto è scaturito da una mascherina scivolata sotto il naso di un dipendente dello store, con mansioni direttive. Il cliente, rilevando l’irregolarità, si è inalberato. Valse a poco le giustificazioni del lavoratore (nelle incombenze il dispositivo era slittato via dalla sede corretta): per tutta risposta infatti il cliente si è, a sua volta, strappato la mascherina, esprimendo dissenso. Ne è scoppiato un alterco «sfociato in uno spintonamento ai danni del dipendente», che si è così rivolto alla Polizia. Ma una volta sul posto gli agenti non hanno potuto fare altro che constatare un carrello con la spesa abbandonato in corsia. Il cliente, forse per sbollire gli spiriti, come riferito da Simonelli, si è infatti allontanato, lasciando lì gli acquisti.
Ma una segnalazione su intemperanze legate all’uso delle mascherine viene anche dal consigliere del Partito dei Pensionati Antonio de Lieto, stando al quale bisogna tenere la “guardia” ancora alta in città, poiché «il pericolo della terza ondata è in agguato». «Rispettare le prescrizioni – sostiene – è un dovere anche civico. Purtroppo la realtà è ben altra e spesso rileva che non tutti sono ossequiosi delle leggi». «A Monfalcone – prosegue – si è verificato che, in un supermercato frequentato, gli addetti a far rispettare le direttive del dpcm emanato dal Presidente Giuseppe Conte non abbiano svolto in modo esaustivo il delicato incarico. Sono entrate persone che non indossavano correttamente la mascherina e, come se non bastasse, appartenenti allo stesso gruppo familiare». «Questo – rimarca – è molto grave: favorisce probabili nuovi contagi». Pertanto urge «un tempestivo intervento dell’amministrazione», ovvero «è auspicabile l’impiego della Polizia locale con servizi mirati in particolari orari della giornata, nello scopo primario di prevenire le inosservanze e, se la prevenzione non basta, bisogna procedere alla repressione prevista per legge». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo