Lo psichiatra: «È un individuo con un’istintività esasperata»

“Alla luce dei recenti fatti, da psichiatra, mi viene da considerare il Ciarloni come un “caratteriale”, cioè un individuo in cui l'istintività viene portata all'esasperazione. Per quanto ho appreso...

“Alla luce dei recenti fatti, da psichiatra, mi viene da considerare il Ciarloni come un “caratteriale”, cioè un individuo in cui l'istintività viene portata all'esasperazione. Per quanto ho appreso sulla tentata fuga, sono indotto a ritenere sia un individuo sì capace di intendere e di volere, ma non in grado di tenere a freno i propri impulsi, insomma il classico tipo da lite al bar, che se la prende col primo che gli si para davanti solo perché ritiene lo stia guardando di storto. Insomma, uno che non riesce a tenere a freno i propri istinti”. A parlare, interpellato sulla vicenda che ha visto protagonista Massimiliano Ciarloni, il 33enne monfalconese da martedì in carcere con l'accusa di omicidio volontario dopo l'accoltellamento del giovane rumeno Eugen Melinte, è Adriano Segatori, psichiatra. “L'uomo era detenuto da appena sei giorni - spiega il medico -, non poteva neppure aver preso le misure dell'ambiente: la sua partecipazione alla tentata evasione è inspiegabile. Da come ha agito emerge una personalità difficilmente in grado di controllare gli impulsi. Insomma, se voleva rovinarsi con le sue mani, c'è andato vicino: i reati che ora gli potrebbero essere contestati sono piuttosto pesanti”. “Ha clamorosamente aggravato la sua posizione”, conclude Segatori. (t.c.)

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